"Un passante a nord ovest contro il traffico"

Il comitato "Io resto qui" rilancia l’idea di un progetto per trovare un’alternativa alla Statale Adriatica: "E non basta la terza corsia dell’A14"

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Viabilità rivierasca, il comitato Io Resto Qui propone di realizzare un passante a nord-ovest di San Benedetto per decongestionare il traffico cittadino. Dopo decenni di frustranti discussioni sulla famigerata bretella, ecco che l’associazione presieduta da Luigi Piunti si inserisce nell’estenuante dibattito con un progetto da finanziare con fondi Pnrr e che metterebbe in contatto Santa Lucia con San Filippo Neri attraverso tre svincoli. "Il nostro è un progetto messo a punto dietro indicazione dei cittadini - commenta Luigi Piunti - A San Filippo questo elaborato è stato molto apprezzato e in generale una nuova viabilità è necessaria. Noi, interpellando i cittadini, ci siamo mossi proponendo l’idea di un tracciato a impatto ambientale zero. Il bypass per decongestionare il traffico locale servirà anche per arrivare all’ospedale Madonna del Soccorso e al futuro terzo braccio del porto in brevissimo tempo". Ma cosa proporrebbe il progetto, nello specifico? In pratica, il passante partirebbe dalla rotonda di Ragnola che collega la SS16 alla sopraelevata, per ricongiungersi alla bretella incompiuta di Santa Lucia. Dopo la galleria si proseguirebbe avvicinandosi all’autostrada con un’ulteriore galleria lunga circa 800 metri, attraverso la quale si raggiungerebbe il quartiere Ponterotto da via Carnia, ovvero a ridosso del torrente Albula. Da via Carnia il tracciato prevederebbe una rotatoria in via Manara, a monte del viadotto autostradale e con quattro direttrici: San SavinoAcquaviva, San Benedetto Nord, San Benedetto Centro e ovviamente San Benedetto Sud. Per rimanere sul passante, la strada passerebbe per un’ultima galleria che raggiungerebbe il quartiere San Filippo Neri, con un tratto all’aperto di 500 metri. Insomma, il terzo svincolo verrebbe realizzato proprio al confine fra San Benedetto e Grottammare, con una rotatoria sulla SS16 tra il Conad e il distributore di benzina. In passato, quando si provò a portare avanti iniziative simili, i cittadini protestarono sia per la presenza di aree private lungo l’ipotetico tracciato del passante, sia per il rischio idrogeologico delle colline di Santa Lucia e del Paese Alto. "In questo caso non c’è nulla da temere – spiega l’ingegner Donato Pescatore – perché andremmo ad operare in zone dove non sussiste rischio di frane". Il passante, inoltre, transiterebbe per aree comunali oramai espropriate da tempo. Per realizzare un progetto del genere servono 100 milioni, che il comitato propone di intercettare dai bandi Pnrr. "Questa città ha problemi di circolazione interna – conclude il dottor Luigi Olivieri – che non possono essere risolti con una terza corsia autostradale".

Giuseppe Di Marco