Una scritta contro Bucchi al Picchio Village Il rapporto con gli ultras è sempre più teso

Ad alcuni tifosi dell’Ascoli non è piaciuto un gesto sotto la curva dopo la partita di Benevento. Duro faccia a faccia al rientro in cit domenica sera, poi la sorpresa dell’offesa al centro sportivo. Battere il Modena al Del Duca potrà essere la svolta per la pace

Migration

Non è stato un risveglio sereno, o per lo meno la giornata si è aperta con una spiacevole sorpresa per Cristian Bucchi, finito di nuovo nel mirino dei tifosi bianconeri dopo il confortante pareggio di Benevento . Il tecnico dell’Ascoli ieri mattina all’arrivo al Picchio Village per la consueta ripresa degli allenamenti, di fianco al cancello d’ingresso riservato a squadra, società e addetti ai lavori, ha trovato un messaggio scolpito con una bomboletta spray: "Bucchi verme". La causa? Probabilmente risiede nel saluto avvenuto al Vigorito dopo il triplice fischio finale. Il match si era concluso per 1-1 da qualche istante e stavolta il tecnico si stava dirigendo sotto il settore occupato dai sostenitori ascolani. Ma nel farlo per qualcuno potrebbe aver avuto un eccesso di esuberanza nel mimare, magari ancora in preda alla trance agonistica, i suoi ’attributi’. Nella serata di domenica, al rientro in città del pullman della squadra, una delegazione di tifosi avrebbe accolto il ritorno con un duro faccia a faccia avuto sia con lui che con il direttore sportivo Marco Valentini. Il mattino seguente alla ripresa degli allenamenti, al centro sportivo, ecco comparsa la scritta rivolta al 45enne.

L’episodio di fatto testimonia ancora la presenza di qualche attrito nato dopo la sconfitta in casa contro il Parma (1-3) quando, sempre a fine gara, all’allenatore era stato contestata la scelta di non recarsi sotto la curva nord per ricevere fischi e moniti. In quell’occasione al triplice fischio di Prontera il timoniere dell’Ascoli era subito rientrato negli spogliatoi dopo aver salutato quaterna arbitrale e avversari. E sicuramente, visto l’esito dell’incontro, non era mancata la rabbia per aver incassato la seconda sconfitta consecutiva dopo quella di Perugia (1-0). Una scelta che poi lo stesso Bucchi al termine del match aveva giustificato nella propria volontà di voler lasciare ai calciatori quei momenti finali. Nel bene e nel male. "Le responsabile quando le cose vanno male è giusto che siano dell’allenatore – spiegò –, quando invece vanno bene è la squadra che si deve prendere i suoi meriti. Non sono andato sotto ai tifosi per paura o timore. È una cosa che faccio sempre, a prescindere. Credo che la squadra in quel momento lì debba vivere le sue emozioni positive e negative. L’allenatore la faccia la deve mettere, sempre e comunque, subito dopo davanti a tutti".

Una visione non condivisa dalla tifoseria, nello specifico dagli Ultras 1898, che qualche ora dopo la gara attraverso la propria pagina facebook ufficiale diramarono un comunicato per ammonire il timoniere del Picchio. A stoppare qualche voce rimbalzata in maniera incontrollata qualche giorno dopo sulla posizione del tecnico fu lo stesso patron Pulcinelli con la frase "Mister Bucchi non si discute". Un’affermazione in grado di spazzare definitivamente ogni dubbio. Nella settimana che avrebbe condotto alla trasferta di Benevento a tornare sulle critiche avanzate alla squadra era stato il diesse Valentini ha poi dichiarato: "Il sesto posto dell’anno scorso ha drogato l’ambiente, ma noi dobbiamo restare con i piedi per terra. Dopo la sconfitta col Parma mi aspettavo la delusione dei tifosi, ma l’ho trovata eccessiva dopo la partita di Perugia. Non mi è piaciuto l’eccessivo attacco alla squadra".

L’attuale campionato sta riservando un livello di difficoltà maggiore rispetto alla stagione scorsa, ma parlare di critiche e polemiche dopo una prova convincente come quella di Benevento sembra davvero un ossimoro. Battere il Modena nel prossimo appuntamento in calendario potrebbe rappresentare l’occasione giusta per fare pace e ritrovare il pieno entusiasmo tra tutte le componenti.

Massimiliano Mariotti