Il funerale di Valerio Amatizi
Ascoli Piceno, 3 gennaio 2020 - "Valerio è morto facendo un gesto di altruismo; avrebbe potuto lasciare stare, ma non lo ha fatto perché la ricerca del bene comune è stata in lui più forte, così come sempre è stato nella sua vita. Sarà sempre vicino a noi, vivo fra noi". Parole che don Nazzareno Gaspari ha pronunciato durante il funerale di Valerio Amatizi il 26enne di Ascoli morto la notte di Capodanno a seguito di una caduta a Colle San Marco mentre cercava di spegnere un focolaio d’incendio causato dalle scintille dei fuochi d’artificio accesi per salutare l’arrivo del nuovo anno. C’era tantissima gente ad Arquata del Tronto dove, nella chiesetta del villaggio Sae Borgo 1, è stato celebrato il rito funebre in un clima di grande commozione e di dolore per la perdita di una giovane vita.
"Non mi era mai capitato di vivere un momento tragico come questo" ha detto il sindaco di Arquata Aleandro Petrucci, ricordando l’impegno dello sfortunato giovane nei soccorsi prestati in occasione del terremoto del 2016 è nella Protezione civile comunale. Era presente anche il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti che ha sottolineato "l’altruismo e la generosità di Valerio per il quale pregheremo ogni giorno".
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Dalla Sierra Leone, dove si trova in missione, il vescovo di Ascoli Giovannì D’Ercole ha inviato un messaggio di vicinanza alla famiglia. Presenti le associazioni di volontariato, la Confraternita della Madonna del Carmelo, della Amatori Rugby di Ascoli e soprattutto i tantissimi amici coi volti rigati dalle lacrime per la grave perdita. Struggenti le parole pronunciate da uno di loro a nome di tutti. Al termine della funzione religiosa la salma di Valerio Amatizi è stata tumulata nel cimitero di Capodacqua dove riposa il padre Luca, morto un anno fa.