Vini, una boccata d’ossigeno per il territorio

Dalla Regione i fondi per coprire i costi di promozione. Il Consorzio di tutela piceno: "Meno male, stavamo anticipando dal 2016".

"Siamo davvero soddisfatti e ringraziamo la vice presidente Anna Casini e in generale la Regione Marche per aver recepito la difficoltà che tante aziende agricole hanno avuto in questi ultimi quattro anni post sisma complicate dal Covid 19".

Con queste parole Giorgio Savini, Presidente del Consorzio Vini Piceni, ha accolto la la notizia che la Regione Marche coprirà i costi sostenuti dalle imprese agricole per interessi passivi e oneri maturati negli interventi di promozione previsti dal Psr Programma di sviluppo rurale. "A beneficiare dell’aiuto saranno i nostri soci – ha proseguito Savini – per le spese sostenute nella promozione sul mercato interno della qualità alimentare. Un aiuto che arriva nel momento giusto e che andrà a compensare la riduzione di liquidità che impedisce la copertura degli interessi e degli oneri maturati sui prestiti contratti".

In pratica il Consorzio nelle promozioni delle sue attività si fa carico delle spese sostenute dai singoli soci anticipando la quota necessaria. "Naturalmente – continua Savini – questo produce interessi passivi e oneri che dal 2016 ad oggi non avevamo richiesto alle aziende per non gravare proprio sui loro bilanci. Questo aiuto che arriva dalla Regione permetterà alle aziende di poter essere rimborsate di queste somme fino ad un massimo di 10.000 euro anche cumulabili su varie iniziative intraprese in questi anni. Una aiuto che arriva nel momento giusto e che è stato molto apprezzato". "D’altronde – ha proseguito Il Presidente del Consorzio Vini Piceni – la produzione enologica del Piceno ha raggiunto negli ultimi anni numeri e risultati importanti, legati soprattutto al riconoscimento di vini provenienti da vitigni autoctoni: è per questo motivo che alcune realtà imprenditoriali hanno pensato di dare vita a un organismo che si ponesse l’obiettivo di difendere questo impegno. Da questa decisione, nel 2002, è nato il Consorzio Vini Piceni. Attualmente è composto da 54 soci ordinari: si tratta di imprenditori direttamente coinvolti in una o più fasi di produzione delle DOC e DOCG tutelate dal Consorzio. L’anima del Consorzio Vini Piceni – ha concluso Giorgio Savini – risiede nella missione che si propone di compiere, tanto in Italia quanto all’estero: tutelare, promuovere e valorizzare le DOC e DOCG del territorio, controllando che vengano prodotte nel rispetto del disciplinare. Ma il Consorzio Vini Piceni mira prima di tutto a informare e coinvolgere il consumatore. Avere un contributo dalla Regione Marche restituisce così fiducia e ottimismo a chi ha vissuto anni davvero complicati".

Valerio Rosa