E’ stato scarcerato Patrick Boi, il nigeriano condannato insieme al connazionale Christopher Ehikhebolo per l’accusa di aver violentato una ragazzina, all’epoca dei fatti, il 20 ottobre 2017, 13enne. Il processo è terminato con la conferma della condanna a 5 anni per Ehikhebolo e a 4 anni per Boi, entrambi difesi dall’avvocato Gramenzi. Boi ha terminato di scontare la pena ed ha lasciato il carcere di Pesaro dove era stato rinchiuso insieme a Christopher al quale restano pochi mesi di detenzione; uscirà anche lui a ottobre prossimo. Boi è stato trasferito nel centro di accoglienza di Modena dove è stata avviata la pratica che porterà alla sua espulsione dall’Italia; stesso iter seguirà anche l’altro nigeriano quando finirà di scontare la condanna. I due nigeriani richiedenti asilo il pomeriggio del 20 ottobre 2017 incontrarono la ragazzina mentre aspettava il bus per tornare a casa e, nonostante il suo rifiuto, l’avrebbero afferrata per un braccio e costretta a seguirli in un posto riparato dei giardini di viale De Gasperi: qui a turno, mentre uno la teneva ferma e le palpava il seno, l’altro consumava il rapporto sessuale. Quando è stato interrogato, "Christo" ha negato di aver avuto rapporti sessuali completi come invece ha riferito alla polizia la 13enne. Ha ammesso solo qualche palpeggiamento e qualche bacio da fidanzatini. Così come il connazionale, ha detto agli investigatori di non essere a conoscenza che fosse minorenne, visto che per problemi di lingua comunicavano solo attraverso i traduttori dei rispettivi smartphone. Ha negato invece tutto Boi.
p. erc.