Wick condannato, salasso Asur Ai parenti delle vittime 800mila euro

L’uomo è stato riconosciuto colpevole dalla Corte d’Assise di Macerata di 7 degli 8 casi di omicidio contestati e di uno dei 4 casi di tentato omicidio. Somma da anticipare, poi potrà rivalersi sul 59enne

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E’ un salasso da oltre 800mila euro quello che l’Asur delle Marche deve sborsare per risarcire del danno subìto e rifondere le spese legali dei familiari degli anziani ospiti della Residenza sanitaria assistenziale di Offida a seguito della condanna all’ergastolo di Leopoldo Wick riconosciuto colpevole dalla Corte d’Assise di Macerata di 7 degli 8 casi di omicidio contestati e di uno dei 4 casi di tentato omicidio; Wick è stato assolto per un caso di omicidio e per i restanti 3 di tentato omicidio. Parliamo per altro soltanto del risarcimento a titolo di provvisionale stabilito dalla Corte che ha demandato al tribunale civile il calcolo completo del risarcimento sui danni patrimoniali e non patrimoniali patiti dai familiari delle vittime, in quanto – si legge nelle motivazioni – "necessitano di importanti supplementi istruttori, al fine di accertare i parametri di un effettivo danno emergente o lucro cessante, quantomeno di tipo patrimoniale, nonché i vari aspetti empirici del danno non patrimoniale, in special modo biologici ed esistenziali".

Per cui la somma che la sanità pubblica dovrà versare sarà alla fine certamente molto maggiore. La Corte d’Assise ha complessivamente assegnato alle parti civili una provvisionale di 710mila euro. A queste si aggiungono altri 103mila euro di spese legali (comprese le spese forfettarie); per cui l’esborso finale per la provvisionale stabilita a seguito della sentenza di promo grado è di 813mila euro, senza contare le spese che l’Asur dovrà pagare per saldare i propri legali e i propri consulenti. Dopo il deposito delle motivazioni della sentenza di condanna di Wick avvenuto la scorsa settimana, l’Asur ha iniziato a pagare le somme spettanti alle parti civili. Un esborso che andrebbe diviso in parti uguali fra l’imputato Wick e l’Asur, chiamati a risarcire "in solido" i familiari delle vittime. Ma Wick non è assolutamente in grado di partecipare al pagamento per cui l’Asur anticiperà la somma e, secondo prassi, poi potrà comunque rivalersi sul suo dipendente, ma con limitatissime speranze di vedersi restituire qualcosa dall’infermiere 59enne attualmente detenuto in carcere in attesa del processo d’Appello.

L’Asur, di fatto, è "costretta" ad anticipare tutta la somma (anche quindi il 50% a carico di Wick) per evitare le istanze di pignoramento che i legali delle parti civili hanno titolo di fare anche solo nei confronti di uno dei soggetti chiamati a risarcire. E’ chiaro che in questo caso l’unico soggetto solvibile è l’Asur che non può rischiare pignoramenti di attrezzature e strutture.

Peppe Ercoli