Crisi Prysmian, il ministro Guidi: “Continuiamo a cercare soluzioni”

Tavolo al ministero dello Sviluppo economico, le parti si incontreranno ancora nei prossimi giorni. Castelli: "Non è stata una giornata positiva, ma non molleremo"

Federica Guidi, ministro dello Sviluppo economico (Foto LaPresse)

Federica Guidi, ministro dello Sviluppo economico (Foto LaPresse)

Roma, 29 aprile 2015 - Il tavolo sul futuro dello stabilimento di Ascoli Piceno della Prysmian, dopo la riunione di oggi al Ministero dello Sviluppo economico alla presenza del ministro Federica Guidi, tornerà a riunirsi di nuovo al Mise nei prossimi giorni.

Durante l’appuntamento di questa mattina, cui hanno partecipato l’azienda, le rappresentanze sindacali nazionali e territoriali, il sindaco e il presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Guidi ha ribadito che il governo continuerà a ricercare soluzioni che tutelino l’occupazione e il territorio.

Al termine dell’incontro, il ministro ha proposto la continuazione della trattativa in sede sindacale, assicurando il continuo impegno per favorire l’accordo tra le parti. Per quanto riguarda il territorio ascolano, si procederà alla definizione di un accordo di programma per favorire la reindustrializzazione di un’area in difficoltà economica.

"Quello di oggi al ministero delle Attività produttive, è stato un incontro che ha provocato in noi rabbia e amarezza. Al cospetto del ministro Guidi - ha commentato il sindaco Castelli - abbiamo espresso tutto il nostro sconcerto per una strategia aziendale che per affrontare la crisi, incredibilmente, sacrifica lo stabilimento che, tra tutti quelli della Prysmian Italia, risulta il migliore e il più produttivo. Noi, in ogni caso, continueremo la nostra azione a fianco delle maestranze e dei lavoratori per evitare lo smantellamento di questo patrimonio aziendale".

"Abbiamo chiesto al ministro Guidi - ha aggiunto - di occuparsi personalmente della procedura diretta a riconoscere nel nostro territorio un'area afflitta da crisi industriale complessa. Si tratterebbe di un passaggio fondamentale per il rilancio dell'economia manifatturiera della vallata del Tronto e per esperire le necessarie attività propedeutiche all'individuazione di nuovi investimenti da destinare al sito ex Ceat e altri stabilimenti in crisi". 

"Noi - ha insistito il sindaco di Ascoli - continueremo a chiedere alla Prysmian di rinunciare a questa ingiustificata eutanasia a carico dello stabilimento ascolano e di riallineare il piano strategico di rilancio del gruppo su obbiettivi di efficienza che, peraltro, connotano il sito di Ascoli da sempre. Quella di oggi non è stata una giornata positiva ma, a questo punto, il Governo nazionale non può più eludere la grande questione della crisi economica della vallata del Tronto. Noi non molleremo: la strada è irta di ostacoli ma se sapremo marciare uniti nulla è impossibile". In serata prevista un'assemblea degli operai per riferire dell'incontro Roma e stabilire ulteriori iniziative di lotta.