Cinema Ritrovato Bologna 2022, ritorno a passo di danza: il programma

Dal 25 giugno il ricchissimo cartellone che ha il cuore in Piazza Maggiore. Tanta musica, restauri, retrospettive e omaggi ai grandi

Stefania Sandrelli apre la nuova edizione del Festival

Stefania Sandrelli apre la nuova edizione del Festival

Bologna, 9 giugno 2022 - Si contano ben 15 sezioni e 397 film per 7 sale in funzione da mattina a sera, più Piazza Maggiore in ‘notturna’ e piazzetta Pasolini per due serate speciali, nella trentaseiesima edizione del Cinema Ritrovato che dal 25 giugno al 3 luglio ritorna sfavillante in presenza, come da tempo lo si sognava. Dal vivo, scalpitante e danzante (perché c’è davvero tanto ondeggiare di piedi nelle pellicole in programma) come Stefania Sandrelli in un’immagine tratta da ’Il conformista’ di Bertolucci, che diventa copertina di programma e catalogo. Come il pubblico in delirio per i Beatles in ’ Get Back’ di Peter Jackson , quello del film-concerto ’The Last Waltz ’ di Scorsese e naturalmente come il duo Aykroyd-Belushi in ’The Blues Brothers’ di John Landis .

Ma la musica è da sempre grande protagonista di questo festival e si può ben immaginare il perché. Il cosiddetto ’paradiso dei cinefili’, come da tempo è chiamata la manifestazione con governo a quattro ( Cecilia Cenciarelli , Gian Luca Farinelli , Ehsan Khoshbakht , Mariann Lewinsky ) è infatti popolato di film muti che amano essere sonorizzati dal vivo. Quindi i cineconcerti con l’ Orchestra del Teatro Comunale per i centenari di ’Nosferatu’ e ’Femmine Folli’ , ma anche Cleaning Women che musicano ’Dans la nuit’ di Charels Vanel o Cristina Zavalloni che canta Laura Betti e Nino Rota, saranno al centro di questi 10 giorni. Senza dimenticare ’Carmen’ di Francesco Rosi da Bizet, le commedie musicali tedesche dei primi anni Trenta e gli omaggi a Maurice Chevalier e Yves Montand .

Se il muto è lingua corrente di questo festival, il restauro è parola d’ordine e un ’credo’ che richiama in città un pubblico vastissimo di cinefili, professionisti, studiosi e anche registi appassionati che si prestano a presentare pellicole parte della loro formazione. Tra le 15 sezioni ecco quindi ’Il secolo del cinema: 1902 ’, anno cruciale, dato che apparve uno degli astri più luminosi degli albori del cinema: ’Star Film 399-411 ’, ossia il viaggio nella Luna di Georges Méliès . Ma anche il periodo delle imitazioni di Gaston Velle (che lavorò con i fratelli Lumière) e di Ferdinand Zecca (con la casa cinematografica Pathé). Chi è alla ricerca di capolavori, quest’anno potrà trovare icone come Dreyer , Flaherty , Nazimova , Vertov , Delluc , Murnau , Dwan e Stroheim ma anche una selezione di cortometraggi tra cui due film a silhouette della pioniera dell’animazione Lotte Reiniger e uno speciale omaggio ai registi di ’ Zohra ’, il primo film di finzione tunisino.

Omaggio anche a Victorin-Hyppolite Jasset che creò i primi serial polizieschi della storia del cinema, con protagonisti il detective Nick Carter e il crudele genio del male Zigomar . In calendario uno sguardo sul cinema Jugoslavo, la retrospettiva su Kenji Misumi , maestro misconosciuto del film storico giapponese e un viaggio nel ’Cinemalibero’ attraverso la Finlandia, il Messico, l’Iran, l’Algeria e il Senegal con otto programmi, dodici film e sette nuovissimi restauri.

Peter Lorre , Hugo Fregonese , Sophia Loren e Peter Weiss conquistano infine retrospettive personali. Nella celebrazione del grande cinema che nel corso della storia è rimasto nelle retrovie e nella sperimentazione che diviene parola innocua ma fondamentale, questo festival è maestro e Bologna è la sua terra promessa: come dimenticare quindi i film "a passo ridotto"? Chi ne sa poco non abbia timore, potrà recuperare con titoli tra il 1964 e gli anni Duemila in Super8, 9.5 e 16millimetri.

 

 

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