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Dimore storiche 26 maggio: quali aprono al pubblico a Bologna

In occasione della quattordicesima edizione della Giornata Nazionale, a cura dell’Adsi, sono accessibili ai visitatori alcuni dei più importanti e suggestivi palazzi della città: ecco quali

Veduta di villa Marana a Castenaso (Bo), aperta al pubblico domenica 26 maggio

Veduta di villa Marana a Castenaso (Bo), aperta al pubblico domenica 26 maggio

Bologna, 24 maggio 2024 – Un salto indietro nel tempo, alla riscoperta di luoghi ricchi di arte e storia della città di Bologna. Domenica 26 maggio, in occasione della Giornata Nazionale delle Dimore storiche italiane, aprono al pubblico palazzo Boncompagni, palazzo Bentivoglio e villa Marana. Per ricevere ulteriori informazioni e prenotare una visita presso una delle Dimore, consultare il sito web associazionedimorestoricheitaliane.it.  

Veduta esterna di palazzo Bentivoglio, a Bologna
Veduta esterna di palazzo Bentivoglio, a Bologna

Giornata Nazionale delle Dimore storiche 

Nel corso della Giornata, giunta quest’anno alla quattordicesima edizione, l’associazione Dimore storiche italiane (Adsi) – Emilia-Romagna apre ai visitatori le porte di tre palazzi ricchi di storia e dalla grande importanza culturale e artistica. Si tratta di palazzo Boncompagni e palazzo Bentivoglio a Bologna e villa Marana a Castenaso. 

La Giornata Nazionale delle Dimore Storiche è organizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, che per l’occasione apre le porte dell’atelier Tulio Vietri, la Federazione Italiana Amici dei Musei (Fiam) e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep), con il patrocinio di Enit, Commissione nazionale italiana per l’Unesco e Ministero della Cultura. 

Le Dimore di Bologna aperte

In via del Monte 8, in pieno centro storico bolognese, si trova palazzo Boncompagni, luogo da quasi 500 anni di storia. Costruito per volere di Cristoforo Boncompagni, l’edificio venne ultimato nel 1548 da Jacopo Barozzi, detto ‘Il Vignola’, al quale vengono attribuite inoltre sia la scala elicoidale sia il collegamento tra il loggiato e il portale di accesso alla stessa. Proprio tra i saloni di questo palazzo è venuto alla luce papa Gregorio XIII (il cui nome alla nascita era Ugo Boncompagni), l’inventore del calendario gregoriano che tuttora utilizziamo. 

In vista della Giornata Nazionale, è possibile visitare gratuitamente la mostra dedicata a Mimmo Palladino nel Palazzo del Papa, a cura di Silvia Evangelisti. Gli ingressi, previsti in mattinata alle ore 10, 11 e 12 e nel pomeriggio alle ore 15.30, 16.30 e 17.30, comprendono anche una visita guidata di 45 minuti della mostra, che si estende attraverso le stanze del palazzo tra cui la sala delle Udienze Papali e la loggia che precede la scala del Vignola.

Una delle sale di palazzo Boncompagni a Bologna
Una delle sale di palazzo Boncompagni a Bologna

  Apre i battenti anche un altro edificio simbolo della città, palazzo Bentivoglio, che alle 17 ospita in una delle proprie sale la presentazione del libro ‘Vite storte’ di Riccardo Ferniani. Edito da ‘Il Ponte vecchio’, il romanzo consiste in una successione di racconti ispirati alle esperienze personali dell’autore, che non perde l’occasione per mostrare la propria passione per la storia e per la sua Romagna

Spostandosi poco fuori Bologna, a Castenaso, è possibile ammirare villa Marana, storica abitazione del direttore d’orchestra Francesco Molinari Pradelli e ora degli eredi. Nel corso di domenica 26 maggio, sono accessibili ai visitatori il parco e la villa, all’interno del quale è contenuta una collezione artistica italiana di stile barocco risalente al Seicento e al Settecento, che lo stesso Pradelli ha allestito nel corso degli anni attraverso i suoi numerosi viaggi lavorativi. Le visite guidate, tenute da esperti storici dell’arte, sono in programma alle ore 9.30, 11.30, 15 e 17. 

"Dimore storiche importanti per l’economia”

“La Giornata Nazionale rappresenta un momento di festa privilegiato per fare conoscere a tutti i cittadini le nostre splendide Dimore Storiche, mettendo in evidenza il ruolo che ricoprono per le comunità di riferimento, sia sotto il profilo culturale che economico e sociale” commenta la presidente della Sezione Emilia-Romagna dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, Beatrice Fontaine. “Oltre ad essere il più vasto museo diffuso in Italia, come testimoniato dalle oltre 8.200 strutture private abitualmente aperte al pubblico, le Dimore Storiche delineano una delle più estese industrie culturali del Paese in quanto generano economia e valore sociale in tantissime filiere come quella del turismo, dell’artigianato e del restauro. La loro distribuzione capillare nei capoluoghi di provincia ma soprattutto al di fuori delle grandi città può fungere da stimolo per una rinnovata vitalità dei piccoli centri, garantendo un ritorno positivo per le attività produttive locali”.

Le statistiche confermano quest’ultima affermazione: addirittura il 28% delle Dimore Storiche si trova in comuni sotto i 5.000 abitanti, che consistono a loro volta nel 70% del totale dei comuni italiani. Oltre la metà delle Dimore, il 54%, è situata in centri abitati da meno di 20.000 abitanti, mentre il 31,3% di esse si trova in aree periurbane o fuori dalle città.  

“Quest’anno le Dimore Storiche aperte al pubblico per la Giornata Nazionale interessano sia grandi centri abitati, come nel caso di Bologna, sia piccoli comuni o borghi dove la Dimora diventa il principale volano di attrazione turistica. Si tratta di un turismo esperienziale sempre più in crescita in Emilia-Romagna – conclude Fontaine –. Tutto questo ha ricadute importanti sulla ristorazione e sulle attività ricettive, senza dimenticare il settore eventi e convegni. Il ruolo delle Dimore Storiche è quindi sempre più importante nell’economia locale dei singoli territori”.