25 aprile al Pratello di Bologna, i residenti: "Minacce nei nostri confronti"

Il bilancio della giornata: meglio del 2022, ma il degrado ha resistito. Gli abitanti: "Tutti con un bicchiere in mano, situazione ingovernabile"

Bologna, 26 aprile 2023 – “Sicuramente l’amministrazione ha fatto quello che aveva detto per quanto riguarda la gestione dell’evento, con bagni chimici e bidoni dell’organico in quantità. Ma alle ore 15, il 25 aprile aveva già perso il suo significato, fino ad arrivare alle 19 con una situazione ingovernabile". Bene, ma non benissimo. Per usare una frase gergale, il mega party del Pratello di quest’anno non è stato un disastro come quello edizione 2022, ma il termometro del degrado non è sceso di molto (guarda il video).

Anzi. Come testimonia il gruppo di residenti di piazza Francesco e delle vie Pratello, De Marchi, Pietralata e limitrofe, nel corso del pomeriggio, fino a tarda sera, si sono riproposti i soliti clichet (sfoglia la gallery): "avventori già alterati dall’alcol, urla, schiamazzi, arredi urbani rovinati, scritte su muri e serrande" di negozi e garage, raccontano gli abitanti che hanno presidiato l’area incrociando anche alcuni esponenti dell’amministrazione. Il disastro non c’è stato perché stavolta il transennamento di piazza San Francesco, al contrario dell’anno scorso, ha tenuto. E anche grazie al lavoro degli street tutor , che hanno consegnato bicchieri compostabili per riversare il contenuto delle bottiglie, fino a una certa ora il sistema ha retto. Poi però il fiume di persone ha preso la piena. "Fino a sera avevamo rifiuti ovunque. Le transenne hanno tenuto, ma tante persone si sono accalcate ai margini della piazza perimetrata con bicchieri e bottiglie in mano oltre l’orario di deflusso dell’ordinanza. Come è stato possibile? Leggermente meglio dell’anno scorso – chiosa il gruppo di residenti –, ma c’è troppa, troppa gente. Un numero di persone elevato per questi spazi. L’80% degli avventori aveva un bicchiere in mano e il senso del 25 aprile, da un certo orario in poi, è scemato completamente".

L’Uomo Ragno che si arrampica sul portale della chiesa di piazza San Francesco quest’anno non c’è, ma sono diversi i residenti che segnalano episodi di degrado en plein air . Da via De Marchi fino a via Senza Nome, con fiumi di urina e rifiuti ovunque. Alcuni episodi riguardano anche la rampa del parcheggio interrato di via San Rocco. "Abbiamo anche ricevuto minacce mentre queste persone trattavano le nostre strade come un gabinetto a cielo aperto – racconta la una cittadina che possiede un posto auto in quel garage –. Chiedevamo solo un po’ di rispetto, perché a tutto c’è un limite. Non c’è stato nessun freno al degrado, abbiamo parlato con agenti della Polizia Locale che ci hanno risposto così: ‘Ci vorrebbe l’esercito’. No, sarebbe bastato un servizio che facesse defluire le persone negli orari indicati. Avevano detto le 19.30, ma questo non è accaduto. Non è possibile sviluppare ancora un evento del genere in queste strade: non c’è abbastanza spazio per tutte queste persone. E pensare che 15 anni fa questa giornata fu pensata proprio per tutelare il decoro della città e il riposo dei residenti. Ma negli anni si è trasformata completamente, del resto chi la organizza ci guadagna".

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