PAOLO ROSATO
Cronaca

A Bologna prove di intesa. De Pascale chiama Conte

Ieri foto e sorrisi all’Opificio Golinelli, ma resta il veto del M5S al simbolo di Iv. Per sciogliere il nodo, oggi contatto tra il candidato governatore e l’ex premier.

Ieri foto e sorrisi all’Opificio Golinelli, ma resta il veto del M5S al simbolo di Iv. Per sciogliere il nodo, oggi contatto tra il candidato governatore e l’ex premier.

Ieri foto e sorrisi all’Opificio Golinelli, ma resta il veto del M5S al simbolo di Iv. Per sciogliere il nodo, oggi contatto tra il candidato governatore e l’ex premier.

Michele de Pascale e Giuseppe Conte si sentiranno questa mattina per parlare, ancora una volta, di come ‘aggiustare’ il campo largo cannoneggiato dagli screzi tra Movimento Cinque Stelle e Italia Viva a livello nazionale. Una nuova telefonata quella di stamattina, dopo altre intercorse la settimana scorsa, per cercare di arrivare a un accordo definitivo che tenga tutti nella coalizione di centrosinistra. L’ottimismo continua a essere robusto, e l’Emilia-Romagna potrebbe fare eccezione alle divisioni nel centrosinistra che invece verranno perpetrate altrove. Ieri le prove generali di intesa, come se nulla fosse successo (pochi giorni fa l’annuncio di Conte: "Niente campo largo, mai il nostro simbolo accanto a quello di Renzi"), hanno preso vita all’Opificio Golinelli, dove agli otto tavoli tematici di discussione della ‘Fabbrica del programma’ del candidato del centrosinistra c’erano siano le truppe pentastellate, sia le truppe renziane. Tutti sorridenti, le due consiglieri regionali uscenti Silvia Piccinini (M5s) e Giulia Pigoni (Iv) si sono fatte anche una foto assieme a Manuela Rontini, dem faentina e una delle menti della campagna elettorale del sindaco di Ravenna. Insomma, il campo largo all’emiliano-romagnola vuole resistere. Due le strade, nel concreto: o Conte accetta che ci sia una lista di Italia Viva, o i renziani finiscono nella civica di de Pascale (eventualità che non piacerebbe al candidato governatore). Molto difficile che si possa arrivare a rinunciare alla lista del Movimento, che secondo l’accordo, in caso di vittoria, avrebbe un assessore.

Tornando all’Opificio – toccata e fuga per Stefano Bonaccini, presente l’intero quadro del Pd locale –, oltre 500 persone hanno applaudito l’arringa finale di de Pascale. "Il ragazzo che faceva il bagnino – ha detto – è pronto a confrontarsi su qualsiasi argomento con i suoi avversari, peccato che negli ultimi giorni la mia avversaria ha annullato sei confronti", ha detto riferendosi alle scelte di Elena Ugolini, candidata del centrodestra. Quanto alle trame per tenere unito il campo largo, de Pascale ha confermato che si sta "parlando con tutti, troveremo una soluzione: se si ha un progetto forte per l’Emilia-Romagna tutte le persone che vogliono dare una mano devono poterlo fare. Tavoli come questi devono diventare la regola". Con la spilla di de Pascale appuntata al petto c’era Marco Croatti, senatore e coordinatore regionale del M5s: "Noi supportiamo de Pascale, con il quale abbiamo lavorato molto bene a Ravenna. Speriamo che questo confronto abbia un buon punto di caduta". Poi Stefano Mazzetti (Iv): "Per noi non è cambiato nulla, facciamo la lista per de Pascale".