BENEDETTA CUCCI
Cronaca

Agnese delle cocomere, un’estate lunga 45 anni

Lo storico chiosco di piazza Trento e Trieste festeggia con una festa

Agnese con il figlio Roberto Santini e il nipote Diego

Bologna, 8 settembre 2016 - Nel 1952 costava 100 lire, nel 1986 2.500 lire e nel 2000 le lire erano 5.000. Da quando il cocomero è passato all’euro e ci vogliono quattro monete per una fetta, l’Agnese, chiosco dei cocomeri in piazza Trento e Trieste, è ancora un punto di riferimento per quella Bologna che ama le atmosfere un po’ ferme nel tempo magico della convivialità che Lucio Dalla cantò nella sua «Agnese delle cocomere» nel 2001.

E con i suoi 45 anni, che festeggia oggi dalle 20 a mezzanotte, l’esercizio commerciale della novantenne signora Agnese, è una testimonianza «gloriosa» della storia cittadina e di come le imprese virtuose e famigliari possono resistere nel tempo. A portare avanti l’attività ci sono infatti il figlio di Agnese, Roberto Santini di 64 anni, e il nipote Diego, 31 anni, che si fa portavoce dei ricordi della nonna, che – dall’alto dei suoi 90 anni compiuti a gennaio e uniti alla festa di questa sera – continua a frequentare il chiosco e suoi avvenutori, famosi e non, bolognesi ma non solo.

La storia delle «cocomere» risale al 1952, anno in cui fece la sua comparsa, in forma di un carriolo ambulante, per le vie della città, soprattutto zona Murri, perché l’Agnese abitava al Mulino Parisio. Girava in via delle Fragole, via dei Lamponi, Lunetta Gamberini, San Ruffillo e vicino c’era sempre un tavolo con due sedie portate da casa. Poi nel 1971 l’attività diventa fissa in piazza Trento Trieste, anche se Agnese non ci voleva venire, come racconta il nipote Diego, «perché non era ben frequentata».

Invece con gli anni è diventata una tappa obbligata di biassanot e artsti e al consumo di cocomeri ha aggiunto una proposta di caffetteria e cibo, restando aperta «da aprile fino alla fine della bella stagione» dalle 12,30 alle 3 di notte. Qualche giorno fa è passato anche Scamarcio, in compagnia di Bonaga, ma i momenti più belli, quelli che nella memoria producono immagini col sorriso, sono targati Lucio Dalla, che c’era ancora quando nel 2011 si festeggiarono i 40 anni e Luca Carboni cantò.

«L’agnese divenne tanto frequentata – spiega Diego, sempre presente nelle gallery del sito agnesedellecocomere.it – perché quando le osterie chiudevano tutti convergevano qui, fino alle 5 del mattino». Era una Bologna diversa, Guccini giocava a carte con Dalla e il signor Roberto Bonaga arrivava con la Parietti, ma pare che questa piazza col chiosco sia rimasta un angolo speciale, «uno squarcio di cielo nel cielo... come su un fiume a settembre».