Modena, 20 gennaio 2023 – “Negligenza, imprudenza e imperizia”: per questi motivi, tra gli altri, la procura di Bologna ha chiesto il processo per l’uomo modenese di 73 anni che il 27 agosto scorso tamponò, nel tratto di A14 tra i caselli di San Lazzaro di Savena e di Castel San Pietro Terme, la Fiat 500 guidata da Alessia Grimaldi, 23 anni, che nell’impatto rimase uccisa.
Secondo quanto ricostruito, la vettura della ragazza ebbe un guasto tanto da costringerla a fermarsi in terza corsia. L'uomo, che era al volante di un suv, le piombò addosso e l’impatto fu così violento da ucciderla sul colpo.
L’uomo di 73 anni è stato iscritto da subito nel registro degli indagati anche sulla scorta del rapporto degli agenti della Polizia stradale di Bologna, intervenuti per i rilievi. Ora, il Sostituto procuratore ne ha chiesto il processo imputandogli di aver causato la morte della giovane per "colpa consistita in negligenza, imprudenza e imperizia (ometteva di prestare attenzione alla circolazione e alla strada) e violazione dell'art. 141 comma 2 del Codice della Strada (che è quello che impone una velocità adeguata al controllo e alla sicurezza, ndr), omettendo di mantenere le distanze di sicurezza dal veicolo che lo precedeva in modo tale da essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizioni di sicurezza, specialmente l'arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del proprio campo di visibilità dinanzi ad un ostacolo prevedibile". La famiglia della vittima è assistita dallo Studio3A-Valore SpA
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