Alex Zanardi torna a casa, gli amici esultano: "Notizia bellissima, siamo con lui"

Bologna, 21 dicembre 2021 - "Per me è un orgoglio avere un figlio che è amato in questo modo. Sono sempre stata molto orgogliosa. Alessandro mi ha dato tanto, prima e dopo l’incidente. È una persona semplice, fra me e lui c’è sempre stato un legame che, anche se ci sentivamo una volta al mese, si sentiva che il calore c’era". La signora Anna è la mamma di Alex Zanardi. Vive ancora a Castel Maggiore, nella strada che ha visto le sue prime accelerazioni e le sue prime staccate in go-kart. Dove Alex è ancora Alessandro, come lo chiamano lei e gli amici d’infanzia. Inutile chiederle come stia il figlio, perché la linea è quella della massima riservatezza sulle sue condizioni, anche ora che lui è tornato a casa, e lei non si sposta di un centimetro da quella. Ma l’amore sconfinato di una comunità per il suo campione, anche anni dopo che Alex ha lasciato la sua città natale, la raggiunge nelle ore successive alla notizia dell’uscita dall’ospedale del figlio, tra messaggi e telefonate. Un amore immenso: "Sono orgogliosa di mio figlio: ho sentito tanto calore e tanto affetto, vuol dire che qualcosa di buono ha seminato".

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Quel ‘qualcosa’ non sono tanto le vittorie, prima da grande pilota e poi, in una seconda vita, da fuoriclasse della handbike capace di mettersi al collo quattro ori e due argenti in due edizioni delle Paralimpiadi (2012 e 2016), oltre a una sfilza sterminata di trionfi ai Mondiali. Ma la capacità di rialzarsi e di uscire dall’angolo davanti alle prove più pesanti. Una tenacia che si legge anche nel volto della signora Anna, sarà la suggestione per alcuni lineamenti identici a quelli di Alex o per la dignità di una persona che nella vita ha affrontato prove durissime, tra cui quella di vedere un figlio tornare due volte dalla morte. Un figlio che, ora, passerà il Natale a casa: "Sono contenta, va bene così. È a casa, andiamo avanti, speriamo in meglio", chiude prima di accomiatarsi. La notizia a Castel Maggiore si è diffusa nel giro della giornata, fra telefonate e messaggi. Fabrizio Bertocchi, amico d’infanzia di Zanardi, l’ha scoperta dai social: "Mi ha aperto il cuore. Sappiamo tutti che sarà un percorso lungo, mi auguro che tutto vada per il meglio". Sono passati tanti anni da quando Fabrizio e Alex salivano a casa Zanardi per rifocillarsi tra panini alla nutella e ghiaccioli. Le strade si sono allontanate, l’affetto è rimasto. "Spero con tutto il cuore che lui ritorni".

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Davanti a Fabrizio passano i ricordi delle giornate passate a fare il ‘palo’, a controllare che non passassero la coppia di vigili residenti nella via proprio mentre l’altro tirava fuori il kart dal garage. In quella zona viveva anche la sindaca Belinda Gottardi, che non l’ha frequentato perché ha qualche anno in meno: "Stiamo sperando. Alex Zanardi rappresenta certo il personaggio famoso che fa notizia in un Comune, ma lui per noi è un amico, un fratello – commenta ora –. Ha una tale umanità che non è in primo piano il suo essere famoso e importante, bensì il fatto di essere essere una persona speciale. La trepidazione con cui seguiamo le sue vicende è una trepidazione umana. La vita gli ha riservato una serie di sfortune che non meritava e ogni suo miglioramento è un segnale di gioia. Mi scrivono i suoi amici, gli ex compagni e si vede che è una gioia sincera, per una persona che ne ha subite troppe".

Una persona e un simbolo che Castel Maggiore premiò otto anni fa con l’Ape d’oro. Era il 2013, il conferimento lo decise il sindaco di allora, Marco Monesi: "Alex lo abbiamo sempre nel cuore. Ha saputo sempre rialzarsi in piedi. È un esempio per tutti, per come affronta le situazioni. Il suo spirito di resilienza è veramente straordinario. Aveva già partecipato ad altri festeggiamenti in paese per le sue vittorie, però quella volta lì fu ancora più toccante per quello che comportava. È sempre un uomo aperto, che trasmette positività in tutto quello che tratta o fa".