Alluvione a Bologna, Carlo Lucarelli: "Io e le mie figlie illesi. Però so che accadrà ancora"

Il giallista abita da anni a Mordano (Bologna). “Paura? quando vengono a suonare a casa tua alle due di notte per dirti di salire ai piani superiori o di andare via...”

Carlo Lucarelli, svegliato alle due di notte per l'allerta alluvione

Carlo Lucarelli, svegliato alle due di notte per l'allerta alluvione

Mordano (Bologna), 19 maggio 2023 –  "Paura? Beh, quando vengono a suonare a casa tua alle due di notte per dirti di salire ai piani superiori o di andare via, sì, paura sì. Non estrema, però". Carlo Lucarelli, giallista e conduttore televisivo di programmi di successo, abita da anni a Mordano, il paese lambito dalla piena del Santerno che ha rotto l’argine poco a monte del paese.

Carlo Lucarelli, svegliato alle due di notte per l'allerta alluvione
Carlo Lucarelli, svegliato alle due di notte per l'allerta alluvione

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"Il centro e la chiesa, non sono state raggiunti dalle acque – riprende Lucarelli – ma so che verso il cimitero hanno avuto grossi problemi. E anche lungo via Lughese, dove c’erano i campi da tennis, ci sono stati dei guai. Una cosa del genere non era mai successa. Non ci pensavamo proprio. Pensavamo alla natura, ma in Africa, al Polo Nord, qua da noi però no".

E invece...

"E invece cose così le abbiamo viste solo in tv, o nei film. Sgomento è la definizione giusta, per quello che abbiamo provato. Ci è andata bene ieri, ci è andata bene oggi, ma domani? Bisogna cominciare a pensare che queste cose succedono, come la pandemia. Però qui siamo in una zona fortunata, si sono mossi tutti nella medesima direzione, c’è solidarietà e lo vedo anche nella chat del paese, con un sacco di gente che si offre per andare a ripulire e dare una mano a casa di altri".

Bisognerebbe fare in modo che disastri storici del genere non si ripetessero.

"L’importante è che resti un evento storico".

Le sue figlie come hanno vissuto l’alluvione?

"Le abbiamo tenute tranquille, rassicurandole: ‘Stiamo al secondo piano’. Ma partecipavano, e abbiamo capito che avevano compreso la situazione il mattino dopo, quando nella chat dei compagni di scuola si sono scambiate informazioni con gli amici su quanto era accaduto".

Nella notte tra il 16 e il 17 avete dormito?

"Niente. Sono nella chat del sindaco, e ogni pochissimi minuti arrivava una notifica con gli aggiornamenti. Cosa succede? E guardavo il cellulare: ‘Arriva la piena’. Paura? Sì, ma non estrema".

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