CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Altre tre spaccate. Colpite nove attività in una settimana: "Siamo abbandonati"

Nel mirino ’Mortadella Lab’ in via San Vitale, una tabaccheria in via Zamboni e una vineria in via Belle Arti. "Zona invivibile, la giunta deve intervenire".

Altre tre spaccate. Colpite nove attività in una settimana: "Siamo abbandonati"

Altre tre spaccate. Colpite nove attività in una settimana: "Siamo abbandonati"

Altre tre spaccate. Tutte in una notte. A finire nel mirino dei ladri sono state ancora una volta le attività del centro storico: gli ultimi colpi hanno riguardato la ’Tabaccheria Nazionale’ di via Zamboni, il ’Mortadella Lab’ di via San Vitale e ’La Bottega di Zizi’ in via delle Belle Arti. Nell’ultima settimana sono addirittura nove le attività prese di mira nella stessa zona. Un vero e proprio incubo per i commercianti, che lamentano una situazione diventata ormai "insostenibile e preoccupante". E puntano il dito soprattutto contro il cantiere della Garisenda che, fin dal momento della sua apertura, ha provocato uno spopolamento dell’area sotto le Due Torri.

"Dove sono sindaco e assessori – chiede Diego, uno dei soci di ’Mortadella Lab’ – che tanto parlano di sicurezza? Addirittura ci hanno detto che dobbiamo spendere dei soldi per vetrine più robuste, telecamere e allarmi, ma noi paghiamo già le tasse. La verità è che in questa zona c’è tanto degrado: ogni giorno conviviamo con spaccio e aggressioni. La situazione è davvero critica, ma nessuno ci aiuta. Siamo stati lasciati soli".

Quando è arrivato ieri mattina davanti al suo locale, Diego ha trovato la saracinesca alzata e il vetro completamente sfondato. "Ho già fatto denuncia ai carabinieri – continua – . Il furto è avvenuto intorno alle 4, hanno portato via il fondo cassa con 200 euro circa. Qui abbiamo aperto a dicembre scorso ed è la prima volta che ci capita un episodio simile. Il problema, però, è che questa zona è ormai invivibile. C’è bisogno di un intervento serio e deciso che metta fine a quella che è diventata una vera e propria emergenza".

A pochi passi dal Mortadella Lab, imboccando via Zamboni, c’è la ’Tabaccheria Nazionale’. Anche qui, nella notte tra mercoledì e giovedì, due persone a volto scoperto hanno tentato di sfondare la vetrina. I proprietari hanno già fatto denuncia alla polizia, fornendo anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza dove si vedono i due ladri in azione.

"Quest’area – racconta Raffaella, che insieme ai fratelli gestisce l’attività da oltre 20 anni – è diventata terra di nessuno. Ogni giorno c’è una spaccata, noi la sera andiamo a casa dicendo ‘vediamo a chi tocca stavolta’. La situazione è degenerata. Non solo subiamo furti di continuo, ma da quando è stato aperto il cantiere lavoriamo anche la metà di prima. In tutto questo, dal Comune non è arrivato alcun tipo di aiuto. Abbiamo chiesto più illuminazione e maggiori controlli, ma ancora niente. Qui in zona le attività stanno iniziando a chiudere, ma a nessuno sembra interessare. Mi chiedo quanto ancora dobbiamo andare avanti con questa situazione prima che l’amministrazione si decida a fare qualcosa. Siamo molto preoccupati, mio fratello Massimiliano ha paura a lasciarmi da sola in negozio".

Lasciando l’area all’ombra della Garisenda, si arriva in via delle Belle Arti. Al civico 10 la vetrina de ‘La Bottega di Zizi’, una piccola vineria quasi all’incrocio con via delle Moline, è ridotta in frantumi: "Sono arrivato stamattina (ieri, ndr) – così il proprietario Stefano, che ha già sporto denuncia – e ho trovato tutto spaccato. Hanno preso 80 euro di fondo cassa, ma io ora mi ritrovo a dover pagare un danno che non so quanto mi costerà. Siamo preoccupati perché ormai ogni giorno ne succede una e noi esercenti non ci sentiamo più sicuri quando veniamo a lavorare".

Nelle ultime due settimane, si contano ben dieci spaccate. Più di una al giorno. "Stiamo riunendo i commercianti della zona – le parole del ristoratore ed ex consigliere del M5S, Giovanni Favia, che da giorni sui social segnala i vari furti – per fare rete insieme e reagire. Stiamo pensando di rivolgerci anche a un servizio di vigilanza privata e di condividere, tra noi, le immagini degli autori di questi furti che spesso agiscono a volto scoperto per poterli individuare".

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