Assembramenti in piazza Verdi a Bologna: 600 partecipanti impuniti

Martedì nessuno è stato né identificato, né sanzionato da polizia e vigili. Ieri blitz in zona universitaria e piazza san Francesco per disperdere centinaia di persone

La situazione in piazza Verdi martedì sera alle 21, poco prima che arrivasse la polizia

La situazione in piazza Verdi martedì sera alle 21, poco prima che arrivasse la polizia

Bologna, 22 aprile 2021 - Tanto rumore... per nulla. Il mega assembramento di martedì sera in piazza Verdi si è risolto alla fine senza che venisse fatta neppure una sanzione. Erano circa seicento i ragazzi che, già dal tardo pomeriggio, avevano iniziato a radunarsi nella piazza, cuore e simbolo della zona universitaria.

Da un lato, seduti su delle panche appositamente portate al centro della piazza, distanziati e con le mascherine, c’erano gli attivisti del Cua, in protesta contro la mancanza di spazi dove studiare. Una protesta portata avanti in maniera ‘corretta’, nei termini del distanziamento sociale e delle misure di protezione.

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Poco più in là, invece, già dalle 17,30 hanno iniziato a radunarsi ragazzi senza ‘etichetta’, che hanno fatto quello che fanno sempre i ragazzi in piazza Verdi. Si sono messi a bere e chiacchierare, vicini e senza alcun tipo di attenzione, né per la propria salute, né per quella degli altri. Alle 18 quelli di Cua hanno riposto libri e panche.

Alcuni se ne sono andati, altri si sono aggiunti al maxi-aperitivo. L’apice si è toccato intorno alle 20, quando la piazza era completamente piena di ragazzi.

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Una situazione che ha spinto residenti e titolari di attività della zona a chiamare le forze dell’ordine, con più segnalazioni al 112 e al 113. Alle 21,15, quando nella zona si contavano circa seicento persone, sono arrivate sette volanti e alcune auto della polizia locale: l’effetto è stato quello di disperdere la folla, ma nessuno dei ragazzi presenti è stato né identificato, né multato.  

La tensione era alta, considerato anche il numero dei presenti e il fatto che un gruppo più ‘facinoroso’, fuggito verso via de’ Bibiena, ha iniziato a insultare gli agenti e per un attimo si è anche temuto che la situazione degenerasse. Tutto è però scemato nel giro di pochi minuti. E, lungo le strade della ‘fuga’ alcuni dei partecipanti alla festa improvvisata - con musica e pure gli immancabili bonghi - ha lasciato dietro di sé una serie di scritte sui muri. "Non sono nato per vivere in una gabbia", il tenore delle frasi.  

Così ieri, per evitare che la situazione si ripetesse, sei pattuglie della municipale e della polizia alle 18 sono arrivate per sgomberare la piazza. Un centinaio di ragazzi si sono quindi spostati in via de’ Bibiena. E sono stati mandati via anche da lì, lasciandosi dietro un tappeto di bottiglie. Alle 21, poi, è toccato a piazza San Francesco: duecento i ragazzi che sono stati mandati via da polizia e municipale. Nessuna multa ancora, ma almeno un freno è stato messo alle condotte scellerate che mettono a rischio gli equilibri fragilissimi con tanta fatica raggiunti.

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