Assenti i report sulla Torre, il caso. FdI: "Intesa scaduta con l’università"

I meloniani: "Tireremo fuori le carte. Accordo cessato nel 2021 e rinnovato solo due anni più tardi". Le opposizioni attaccano sul monitoraggio. Lega e Scarano (Misto): "Non ci fanno fare accesso agli atti".

Assenti i report sulla Torre, il caso. FdI: "Intesa scaduta con l’università"

Assenti i report sulla Torre, il caso. FdI: "Intesa scaduta con l’università"

"Siamo stati sostanzialmente per due anni senza dati riguardanti la torre Garisenda e ci svegliamo oggi". E’ stato il gruppo di Fratelli d’Italia a ribadire ieri quello che, secondo i meloniani, è stato il ‘peccato originale’ del sindaco Matteo Lepore. Ovvero la sottovalutazione del problema. Anche perché, e questo è l’aggiornamento dell’affondo, per due anni non sarebbe stata rinnovata la necessaria convenzione con l’università di Bologna per il monitoraggio dei malanni della Torre. Comune al buio? Secondo FdI qualcosa è accaduto. Lepore "non sta rispondendo ai nostri accessi agli atti e neppure alle email mandate personalmente e privatamente o tramite le segreterie per acquisire dati che aveva detto avrebbe messo a disposizione di tutti – ha detto il capogruppo in Comune, Stefano Cavedagna, dai banchi del Consiglio comunale –. Risulta che gli schemi di convenzione tra il Dicam dell’Università di Bologna siano scaduti da tempo. C’è stata una convenzione dal 2017, rinnovata più volte fino al 2019. Poi successivamente è stata stipulata un’altra convenzione dal 2021 che scadeva il 31 dicembre di quell’anno e l’ultima, invece, è di fine 2023".

Quindi l’affondo di Cavedagna. "Perchè non c’è più stata una convenzione con il Dicam, che ha potuto avere accesso ai dati di monitoraggio fino al 2019 e non più avanti? Perché dal 31 dicembre 2021 non abbiamo più dati? Perché all’interrogazione posta da Fdi il 30 novembre 2022 è arrivata una risposta il 24 febbraio, come al solito in importante ritardo, che consegna dati datati 30 dicembre 2018?". E ancora: "E’ vero quindi che il Comune – ha continuato il capogruppo – non è in possesso di dati da parte del Dicam, oltre a non esserci stata una convenzione negli ultimi due anni, dal 2019? Allora o qualcuno non ci sta dando i dati e allora lo porteremo in Prefettura, oppure i dati non esistono e questo dimostrerebbe che questa giunta non si è mai interessata fino a oggi alla Garisenda". Oggi FdI presenterà le carte.

Sul tema trasparenza è intervenuta anche Francesca Scarano (Misto). "Non è vero che sono accessibili e a disposizione di tutti come asserito dal sindaco e dal Pd, non riusciamo ad averli tramite gli accessi agli atti perchè viene utilizzata la motivazione del sovraccarico di lavoro a causa del Pnrr", ha attaccato la consigliera, facendo riferimento all’ormai famigerata relazione del comitato tecnico-scientifico. "Sarebbe stato anche giusto spendere qualche parola di supporto verso coloro che faranno le spese di queste restrizioni e mi riferisco a residenti e commercianti della zona".

Nicola Stanzani (Forza Italia) ha invece affondato sulla mobilità. "Perché non ripartiamo dal Liber paradisus e apriamo subito un processo reale di partecipazione e concertazione con i residenti e le categorie economiche? Abbiamo davanti – ha detto il consigliere – una Giunta che non ha un piano per la gestione della viabilità e del trasporto pubblico, e scarica il problema sui bolognesi che ‘cambieranno stile di vita’". Per Giulio Venturi (Misto) "Giusto che Lepore segua le indicazioni della protezione civile, inquietante invece che la relazione dei tecnici sullo stato di conservazione della Torre tardi tanto ad arrivare", ha detto il consigliere. Per Matteo Di Benedetto (Lega) "il rinnovo del piano della Protezione civile conferma la bontà dell’operato della Lega, che tramite il sottosegretario Borgonzoni ha lanciato l’allarme e reperito i fondi per la messa in sicurezza. Ora il Comune condivida dati e relazioni". Infine Quercioli-De Biase (Bologna ci piace): "Il piano di allerta è un atto dovuto. Venga ora concessa una riduzione dei tributi locali ai commercianti e ai residenti che stanno subendo forti ripercussioni".

Paolo Rosato

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro