REDAZIONE BOLOGNA

Beautiful Gallery. L’Autostazione esplode di colori

Un mondo parallelo creato da Marco Mazzoni trasformando piano terra, foyer e piazzale .

Beautiful Gallery. L’Autostazione esplode di colori

È come un grande acquario pieno di colori e persone, una scena inaspettata per chi arriva in Autostazione e non può fare a meno di curiosare. C’è chi è seduto su una grande poltrona nella foresta, chi nuota tra i palloni argentati e si scatta dei selfie. La Beautiful Gallery ha lasciato Palazzo Isolani nella centralissima piazza Santo Stefano e dal primo settembre si è insediata in piazza XX Settembre, nel fascino fatiscente di questo celebre ‘non luogo’ dall’insegna gialla ’Stazione autolinee’, che però finalmente vede un futuro brillante, con un restyling atteso da anni.

Il progetto definitivo verrà approvato nei prossimi mesi – probabilmente a inizio 2024 – dal Consiglio comunale di Palazzo d’Accursio. Dopodiché si andrà avanti con il progetto esecutivo, con l’obiettivo di indire la gara d’appalto dei lavori a metà del prossimo anno, come ricorda la presidente Francesca Puglisi, mentre si avvia nei meandri della ’galleria bellissima’ e sparisce in una moltitudine di nastri colorati, una delle inedite installazioni della nuova mostra ‘Playground. A World of Wonder’, che segue la già celebrata ’Admission to be yourself’.

Una nuova creatura di Marco Mazzoni, un passato nella comunicazione e un presente con un azienda di 30 persone che lavorano nella Beautiful Gallery e in altre quattro che operano tra fantasia e lavori manuali nel magazzino di via Barontini, dove tutte le opere prendono vita. Mazzoni ha insomma creato un mondo parallelo – concomitante anche al concetto di galleria cui siamo abituati, niente di più lontano dal white cube insomma – dove ogni settimana passano duemila persone che cercano svago con cose semplici, colorate, immediate, come una pedana su cui saltare, una chitarra per far finta di suonare, una parete dove tirare le freccette, una stanza dove lanciarsi i cuscini e una dove sparire tra palloni dorati. Facendosi tante foto, chiaro. Ma arrivando in autostazione – a giugno Mazzoni ha saputo della possibilità di affittare questi spazi temporaneamente, fino a quando non entrerà Conad, e ha firmato immediatamente il contratto – non si è fermato ai circa 700 metri quadrati a piano terra: è arrivato nel foyer dove si sta realizzando un albero di Natale luccicante fatto di pacchetti giganti e si è spinto fuori, nel piazzale dove arrivano i bus, che è ora una sinfonia di colori dal rosa al verde acqua, dal rosso al blu, con nuovi cartelli segnaletici, le due torri stilizzate che accolgono i viaggiatori (circa 8 milioni all’anno) e una grande scritta al neon ’Ciao Bologna’ che dà un abbraccio caloroso ai viaggiatori. È insomma una ’beautiful autostazione’, come recita un grande cartello, ma se non ci si passa, nessuno se ne rende conto, a meno che non viaggi nel mondo digitale dei social. "A noi piace così – chiosa Mazzoni – siamo indipendenti, ci autofinanziamo e viviamo col passa-parola".

Benedetta Cucci