Benzina a peso d’oro I prezzi tornano a salire "L’ennesima stangata: verde oltre 1,80 euro"

Lo stop al taglio delle accise ha aumentato i costi in tutto il Paese. Nei distributori cittadini le auto in coda iniziano già a diminuire. I gestori: "È stato un anno difficile, il settore deve essere tutelato"

Benzina a peso d’oro  I prezzi tornano a salire  "L’ennesima stangata:  verde oltre 1,80 euro"

Benzina a peso d’oro I prezzi tornano a salire "L’ennesima stangata: verde oltre 1,80 euro"

di Giorgia

De Cupertinis

È arrivata l’ora X. E il 2023, non appena scattata la mezzanotte, non ha dimenticato di trascinare con sé alcune delle più "temute criticità" che già l’anno scorso avevano turbato benzinai e automobilisti. A infiammarsi, infatti, non sono stati soltanto i fuochi d’artificio, accesi per dare il benvenuto al nuovo anno, ma anche le cifre sul display prezzi degli impianti, dove lo stop al taglio delle accise sta già alimentando le prime contrarietà.

Era soltanto lo scorso giugno quando la benzina superò il tetto dei due euro, gettando nello sconforto i cittadini abituati a muoversi su quattro ruote. Oggi, dopo poco più di sei mesi, l’incubo sembra ritornare: dal calo al rincaro è infatti passato soltanto mezzo anno. "Gli ultimi giorni del 2022 abbiamo avuto la fila davanti al distributore, perché i cittadini, consapevoli dell’imminente aumento dei prezzi, hanno voluto riempire il serbatoio e risparmiare un po’ – racconta Roberto Natali, dell’Ip all’angolo con via Dante –. Questi aumenti ci penalizzano, perché la clientela, al proprio ritorno dalle vacanze, girerà sicuramente molto meno per le strade, oppure utilizzerà altri mezzi. Ma le spese, dall’energia alla tassa rifiuti, continueranno comunque a crescere e per noi non sarà facile". Intanto, ad aumentare, sono anche i numeri. All’impianto IP di via Toscana, infatti, il diesel è a 1,89 eurolitro, mentre la benzina a 1,84 eurolitro. Stesse cifre al distributore Eni lungo la medesima via, con un’aggiunta di venti centesimi qualora si scegliesse di fare rifornimento senza scendere dalla macchina. Pochi metri più in là, il display del distributore Q8 sfiora cifre poco più basse: 1,86 eurolitro per il diesel e 1,79 eurolitro per la verde. Prezzi più contenuti sono invece segnalati al distributore Eni in via Mazzini, dove la benzina si è fermata a 1,77 eurolitro e il diesel a 1,84 eurolitro.

La mappa dei distributori in città, così, è tornata a segnalare cifre ben diverse da quelle esposte nel mese di dicembre. Lo conferma anche il Q8 di via Parmeggiani, con il diesel a 1,88 eurolitro e la benzina a 1,84 eurolitro. Oppure il distributore Eni in via Emilia Ponente: diesel a 1.89 eurolitro e benzina a 1,85. "I prezzi sono saliti, è evidente – precisa Francesco Riccio, numero uno della Figisc locale – ma fortunatamrente non siamo ai livelli di aprile 2022, dove abbiamo dovuto fare i conti con cifre astronomiche. A ogni modo, voglio rimanere positivo per i prossimi mesi: purtroppo ad aumentare non è soltanto il carburante, ma tanti e differenti settori, che aumentano a cascata il costo delle nostre spese". Non solo. "Il governo ci aveva già dato un aiuto, ma quello che mi auguro è che il settore possa essere ulteriormente tutelato, anche nell’imminente futuro".

La benzina a 1,85 eurolitro e il diesel, parallelamente, a 1,90 eurolitro, sono invece i prezzi mostrati al distributore Ip di via Panzacchi. Da cui poco si differenziano quelli esposti invece al Q8 di Porta San Mamolo: diesel a 1,94 eurolitro e la verde, invece, a 1,85 eurolitro. "Le macchine continuano già a scarseggiare – spiega il benzinaio Dilanka De Silva – ma con questi prezzi era prevedibile. Come i rincari si fanno sempre più elevati, i cittadini, ovviamente, valutano quando e quanto usare il veicolo per non spendere troppo. Faccio questo lavoro da diversi anni, ma non ricordo un periodo con prezzi così elevati come quelli visti nel corso del 2022 o all’inizio di questo mese".

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