Bio-On vaccini, primo passo per produrli

Il governo risponde a Benamati (Pd): "Il ministero valuterà il sito industriale nell’ottica della realizzazione di un polo specializzato"

Lo stabilimento Bio On

Lo stabilimento Bio On

Castel San Pietro (Bologna), 25 marzo 2021 - Il Governo valuterà lo stabilimento di Bio-On, azienda produttrice di bioplastiche con sede a Castel San Pietro, fallita nel 2019 e che il 5 maggio finirà all’asta, per la produzione di vaccini anti-Covid. La conferma alle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi è arrivata ieri dal capogruppo del Pd in commissione Attività produttive della Camera, il bolognese Gianluca Benamati, che ha presentato un’interrogazione all’esecutivo del premier Mario Draghi.

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Nel dettaglio , come si legge nella risposta della viceministra al Mise, Alessandra Todde, "il Governo è al lavoro in tale settore, e sta altresì verificando la possibilità di agevolare la riconversione di bioreattori esistenti o l’acquisto di nuovi, assieme alle aziende che hanno manifestato la loro disponibilità al progetto di produzione dei vaccini in Italia". In tale contesto, la Bio-On "rappresenta uno dei siti industriali che potrà essere valutato, come molti altri, nell’ottica della realizzazione di un polo specializzato", è la linea del ministero dello Sviluppo economico.

«La Bio-On contiene cinque bioreattori di fermentazione farmaceutica e chimica, tra i più grandi al mondo, adatti a produrre vaccini anti-Covid – ricorda Benamati –. Ancora una volta l’Emilia Romagna si conferma territorio vocato alla ricerca, sviluppo e produzione industriale anche per questi specifici prodotti farmaceutici. Aziende come Bio-on sono biglietti da visita più che convincenti. Sono soddisfatto per la risposta del Governo". Anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha confermato nei giorni scorsi la trattativa in corso sull’asse Bologna-Roma. "Abbiamo già fatto presente al Governo l’esistenza di questo patrimonio – sono state le parole del governatore –. Qui può nascere un distretto produttivo di sieri anti-Covid all’avanguardia, al servizio del Paese. E la Regione è pronta a fare la sua parte".

Nello stabilimento di Castel San Pietro sono rimasti una trentina di lavoratori (sui 100 iniziali) e i curatori fallimentari hanno garantito la manutenzione degli impianti. "In questo territorio c’è un distretto industriale in grado di gestire la produzione di vaccino – ha rivendicato da parte sua l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla –. Abbiamo aziende leader nel comparto farmaceutico, biomedicale e del packaging. Infine anche l’università di Bologna può dare un contributo fondamentale nella ricerca".  

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