Bologna, Passante e l’odissea burocrazia: "Espropri per 9mila metri quadri. Indennizzo basso, così chiudo"

Il titolare della Sfinge Immobiliare srl: "Dall’avviso del 2018 a quello del 2022 è cambiato tutto" La replica di Autostrade: "Valore non quantificato. Le modifiche? Legate ai cambiamenti dell’opera"

Bologna, 21 febbraio 2023 – Raccomandate, documenti, lettere, mappe. L’oggetto è sempre lo stesso: avviso di esproprio in seguito all’avvio dei cantieri del Passante, l’allargamento di tangenziale e autostrada. Angelo Sorione, titolare della Sfinge immobiliare srl che sorge su un’area di quasi 10mila metri quadrati, in via Massarenti 480, si occupa di vendita di auto usate e utilizza il suo piazzale come deposito di macchine e camion. A lui, come a circa un migliaio di altri cittadini, dal 2008 sono arrivate le raccomandate con l’avviso di esproprio da parte di Autostrade. Ma da allora a oggi, tra migliorie e avanzamenti, oltre a nuovi documenti, più di qualcosa è cambiato.

Approfondisci:

Tram e Passante, a Bologna incastro di cantieri. Il ‘nodo’ del ponte di San Donato

Tram e Passante, a Bologna incastro di cantieri. Il ‘nodo’ del ponte di San Donato

Sorione ne sa qualcosa, tant’è che dalle prime raccomandate a oggi, dice, "vedo tutto un altro film. Nel 2008 mi hanno comunicato un esproprio definitivo di ’soli’ 678 metri quadri e più o meno lo stesso negli anni successivi, ma a maggio 2022 è arrivata la doccia fredda. L’esproprio riguarderà praticamente tutta il mio terreno di 9.205 metri quadri. E sarà definitivo". Di fatto, per il titolare della Sfinge Immobiliare srl, sarebbe un grave danno, contando che sull’area ci sono oltre cento vetture, alcune società in affitto, oltre al deposito di camion e macchine. In più c’è il "fattore zona". Che, spiega Sorione, è particolarmente strategica, essendo molto vicina al centro.

“È un’attività che funziona – racconta – nata oltre 20 anni fa, anche se la licenza di vendita di auto risale al 1988, con nove dipendenti. Che fine faremo?", si chiede guardando il suo parco macchine, a ridosso della tangenziale.

Approfondisci:

Lavori a Bologna, la mappa delle strade chiuse dal 20 febbraio

Lavori a Bologna, la mappa delle strade chiuse dal 20 febbraio

Sorione mostra una carpetta piena di documenti, rilievi, lettere di Aspi, visure. Racconta la sua ’odissea’ fatta di burocrazia fino a quel fatidico maggio 2022: "Se l’avessi saputo dall’inizio mi sarei organizzato, avrei evitato di fare investimenti su quest’area", dice indicando il piazzale e il parco macchine. Ovviamente Autostrade dovrà quantificare l’indennizzo, ma da quello che riferisce Sorione, "è troppo basso rispetto a quanto vale tutto questo terreno. Mi va anche bene ’traslocare’ in un posto alternativo, ma è necessario che l’indennizzo sia congruo, altrimenti non so davvero come andare avanti...".

L’avvocato Corrado Brancati, dirigente dell’associazione nazionale proprietari espropriati, si occupa del caso. E già delinea quello che sarà lo scenario più probabile: un contenzioso. "Ma come sappiamo ci vogliono anni. E, intanto, la Sfinge immobiliare srl che fine fa?", insiste Sorione. Il nodo resta l’entità dell’indennizzo. "Da quello che ci è stato ventilato – spiega l’avvocato Brancati – dalle prime ricognizioni con i tecnici di Autostrade, l’indennizzo rischia di essere ampiamente inferiore rispetto al valore dell’attività economica di Sorione. Parliamo della perdita di diversi posti di lavoro, di un’attività difficilmente ricollocabile e comunque in una zona meno strategica... Insomma, quello che chiediamo è un ripensamento. Soprattutto considerando che la suddetta area non è così strategica per il Passante, ma riguarda opere di mitigazione". Da qui, è già stata inviata una lettera sia ad Aspi che al Comune per tentare di fermare l’esproprio.

Autostrade, dalla sua, rassicura che "in merito alle fasi successive previste per il processo di esproprio delle aree interessate dal progetto del Passante di Bologna, come stabilito dalla normativa di riferimento (Dpr 327/2001), solo a seguito della decretazione ministeriale per pubblica utilità, i soggetti coinvolti riceveranno una prima comunicazione dell’indennità di esproprio basate sulla classificazione catastale degli immobili interessati".

In pratica, finché non c’è il decreto esecutivo del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, è ancora presto per quantificare risarcimenti e iniziare trattative. Da qui, spiega Aspi, solo "successivamente gli interessati saranno contattati per concordare un sopralluogo per rilevare eventuali elementi aggiuntivi rispetto alla prima valutazione. Solo in questa fase, detta fase esecutiva, verrà redatto il cosiddetto stato di consistenza che prevede la verifica su ogni singola proprietà dell’esistenza di opere e impianti sulle aree di occupazione, lo stato dei luoghi, inclusa la presenza di manufatti legittimamente edificati".

Dopo la fase esecutiva, quindi, "potrà essere identificato il valore dell’indennizzo, quantificandolo secondo le tabelle previste dalle normative di riferimento". Infine, in merito al caso del cambiamento dell’entità dell’area espropriata come successo a Sorione, Aspi aggiunge "che gli elementi di novità sono perlopiù consequenziali alle modifiche che il Passante ha avuto nei vari passaggi previsti dall’iter per la definizione del progetto, incluso il confronto in sede di conferenza dei servizi".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro