Caso Scuole Besta a Bologna, cronista del Carlino accerchiata e insultata dai manifestanti. Contestati anche altri giornalisti

Grave episodio davanti al tribunale: alla giovane giornalista sono stati rivolti insulti, anche sessisti, ed è stata circondata dagli attivisti che vogliono impedire la costruzione del nuovo istituto. “Piena solidarietà” da parte del sindaco

Caso scuole Besta a Bologna, il presidio in centro. Alcuni cronisti contestati davanti al tribunale (FotoSchicchi)

Caso scuole Besta a Bologna, il presidio in centro. Alcuni cronisti contestati davanti al tribunale (FotoSchicchi)

Bologna, 5 aprile 2024 – L’hanno accerchiata e insultata pesantemente. E poi le hanno gridato “Giornalista, non ti vogliamo". Grave episodio quello avvenuto stamattina davanti al Tribunale di Bologna, contro una cronista de ‘il Resto del Carlino’, Chiara Caravelli, che stava raccontando il presidio promosso da collettivi e comitato Besta in solidarietà al ragazzo arrestato ieri notte dai carabinieri all’interno del cantiere.

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Una trentina di militanti ha letteralmente circondato una giornalista, apostrofandola con insulti e urla di vario tipo, e invitandola ad abbandonare il sit-in, contestandole di aver "raccontato falsità" sull'evento in questione e in generale sulla condotta del quotidiano nel racconto degli eventi relativi alla vicenda delle scuole Besta e del rave di sabato scorso. Hanno agitato anche il giornale di fronte alla ragazza, insultando la testata. 

Per qualche minuto, la contestazione non si è fermata, sono intervenuti alcuni colleghi a dar man forte alla cronista, davanti all'ingresso del Tribunale con la polizia schierata in assetto antisommossa. 

“Piena solidarietà” alla nostra giornalista ha espresso il sindaco Matteo Lepore con l’Amministrazione comunale: "Condanniamo ogni minaccia e forma di pressione che possa intimidire e limitare la libertà di stampa".

Un episodio assolutamente censurabile, anche da parte del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna, che ha espresso la propria solidarietà e vicinanza alla collega del Carlino e ha condannato “con forza qualsiasi tipo di intimidazioni e minacce rivolte ai giornalisti.  La libera stampa è sempre più nel mirino semplicemente perché fa il proprio lavoro, che è quello di raccontare fatti e non quello di scrivere cose gradite a qualcuno. Situazioni come quella che si è verificata davanti al Tribunale di Bologna fanno sempre più apprezzare l’importanza della stampa libera e indipendente per la buona informazione all’opinione pubblica".

Contestati anche altri giornalisti e fotografi presenti in via D'Azeglio accusati di avere dato informazioni false sull'accaduto nel giorno dello sgombero del parco don Bosco, avvenuto mercoledì, e su quanto accaduto nella notte al cantiere del tram.

"Tutta la mia solidarietà alla giornalista del Carlino. La libertà di stampa è un fondamento della democrazia ed azioni come quelle di oggi sono gravi e inaccettabili". Lo ha scritto su social Andrea De Maria, deputato Pd.

Anche il Pd di Bologna esprime solidarietà e vicinanza alla cronista. "Con indignazione condanniamo fermamente questo atto di violenza e intimidazione, che mina i principi fondamentali della libertà di stampa e della democrazia stessa", afferma la segretaria dem Federica Mazzoni. "Il giornalismo è una colonna portante della nostra società, garantendo il diritto dei cittadini e delle cittadine a essere informati in modo libero e imparziale. Nessuno dovrebbe essere soggetto a minacce o aggressioni nel corso del proprio lavoro. Ribadiamo il nostro impegno a difendere la libertà di stampa e il diritto alla sicurezza sul posto di lavoro per tutti i giornalisti e le giornaliste", aggiunge Mazzoni.

Solidarietà anche da Fratelli d’Italia. “Quanto accaduto è gravissimo e denota la completa mancanza di senso civile e democratico di questi facinorosi": così in una nota i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia (Stefano Cavedagna, Fabio Brinati, Felice Caracciolo, Francesco Sassone, Francesca Scarano e Manuela Zuntini).

Il Coordinamento dei Comitati di redazione dell'Editoriale Nazionale (Qn, Quotidiano.net, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno) esprime solidarietà alla collega, giornalista e collaboratrice della cronaca di Bologna del 'Carlino'. Un comportamento da condannare e che auspichiamo che sia condannato anche dalle istituzioni e dalla politica, perché tutto questo dimostra come la libertà di stampa continui ad essere sotto attacco da personaggi che quando si trovano in branco si sentono legittimati a commettere qualsiasi azione". Come Cdr "siamo pronti ad affiancare la collega in ogni sede perché chi fa il proprio lavoro per raccontare i fatti e offrire informazione di qualità ai cittadini va sempre difeso".

"Massima vicinanza e solidarietà” espressa anch4e da parte dell'Aser, l'Associazione della Stampa Emilia-Romagna, che “stigmatizza e condanna senza se e senza ma qualsiasi tipo di intimidazioni e minacce rivolte ai giornalisti evidenziando come siano sempre più frequenti gli atteggiamenti intolleranti e ostili nei confronti dei colleghi. Purtroppo - viene argomentato - c'è chi non tollera che i giornalisti raccontino i fatti nell'interesse dei cittadini, i quali hanno il pieno diritto, costituzionalmente garantito, di essere informati di quanto accade”.

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