Bologna, 28 febbraio 2023 - Cavalli terapisti cercano casa. L’associazione ‘Il Paddock’ lancia un appello al Comune e all’Ausl per impedire che i 15 animali protagonisti dei percorsi di ippoterapia per le persone fragili e in condizioni di disagio e dei corsi di equitazione restino senza un tetto. In autunno, infatti, scadrà la convenzione in essere dal 2003 tra ‘Il Paddock’, un fazzoletto di terra tra il Reno e il Centro sportivo Barca, e l’amministrazione. E la preoccupazione dei gestori è tanta, perché la promessa di nuovi spazi nel parco città-campagna di Borgo Panigale al momento non è stata mantenuta.
Il tempo stringe. Perché se anche Palazzo D'Accursio dovesse decidere di prorogare la concessione, potrebbe essere l'Ausl a fermare le attività, visto che la struttura, per gli spazi esigui di cui dispone, fa fatica a rispettare i requisiti richiesti dai nuovi regolamenti d'igiene per il benessere animale. Per questo, il trasferimento nel parco città-campagna, proposto dal Comune un paio di anni fa, era la soluzione attesa. "Ci avevano detto che sarebbero stati necessari due anni per realizzarlo. Due anni sono passati e vorremmo capire se quella prospettiva c'è ancora", chiede la responsabile de Il Paddock, Angela Ravaioli.
Quindici animali speciali
Chi cerca Angela Ravaioli, può trovarla tra i suoi cavalli, Evelyn, Barbie, Ronny, Star, Sandokan, Cielo. Alcuni di loro sono stati salvati dal macello, altri donati a fine carriera. Un manipolo di destrieri particolarmente empatici e al servizio dei più fragili, a cui fanno compagnia Demon il gatto rosso, un paio di cani, due asini e la capretta Heidi, che qualcuno l'estate scorsa ha abbandonato fuori dalla staccionata del maneggio. Angela incontrerà il sindaco Matteo Lepore, che già in campagna elettorale aveva fatto visita all'associazione. "Siamo alla ricerca di una nuova sistemazione più grande e accogliente che ci permetta di realizzare tanti sogni che abbiamo nel cassetto. Vorremmo che l'amministrazione trovasse per noi una sistemazione più idonea. Non è facile sistemare i cavalli, ma i posti ci sono, chiediamo all'amministrazione di aiutarci velocemente a questo progetto", spiega Ravaioli parlando all’Agenzia Dire.
"In questo periodo seguiamo molti ragazzi in difficoltà dopo la pandemia, con storie di problemi alimentari, ritiro scolastico, isolamento", racconta. Alle incertezze sul futuro, si sono aggiunti nel frattempo altri problemi. "Ci hanno tagliato gli aiuti economici: avevamo una convenzione con l'Asp per seguire persone a bassa soglia. Quel compenso ci serviva per le spese e il mantenimento dei cavalli. Dicono non c'è più bisogno, peccato che dai servizi ci arrivino tante richieste", testimonia Ravaioli.
Il maneggio è in attività dal 2007 e oggi è frequentato, tra ippoterapia, volteggio ed equitazione, da 120 ragazzi circa. "Andiamo dal sindaco con la speranza che la situazioni si sblocchi", incrocia le dita.