Bologna, chiama i carabinieri. "Non sto male, volevo solo compagnia"

Il figlio era via, l’86enne ai militari: caffè e biscotti. Nessuna denuncia per l'86enne che li ha chiamati in via Kennedy, a San Lazzaro

La signora ha raccontato ai carabinieri la sua storia

La signora ha raccontato ai carabinieri la sua storia

San Lazzaro di Savena, 23 ottobre 2018 – «Venite, ho bisogno di aiuto. Ho 86 anni e sono sola in casa». Ma la signora Azzurra (il nome è di fantasia) non era caduta. Non aveva subito un furto, né si era sentita male. Aveva solo bisogno di un sorriso. Di due chiacchiere davanti a un caffè. E per trovarli, ha chiamato i carabinieri. La telefonata è arrivata al 112 domenica pomeriggio, da via Kennedy, a San Lazzaro, alle porte di Bologna. Poche parole, giusto una richiesta secca di aiuto, senza più spiegazioni. E i militari dell’Arma sono corsi subito. Pensavano di trovare la signora in difficoltà. Ma quando Azzurra ha aperto la porta, sono rimasti di stucco: la signora stava bene. Aveva in mano un vassoio, con caffè appena fatto e biscotti. Li ha guardati, ha sorriso senza dire niente, quasi a chiedere scusa. Non si era fatta male. Si sentiva sola.

«I carabinieri sono rimasti con me un bel po’. Non se ne andavano più», racconta ora sorridendo la pensionata, minuta, ma instancabile, seduta al tavolo della cucina della grande casa. Accanto a lei c’è il figlio. I due vivono insieme, ma domenica pomeriggio, la signora, vedova, una vita dedicata a famiglia e lavoro, era rimasta per qualche ora da sola. Ed è stata presa da tanta malinconia.

La tristezza, quando coglie così all’improvviso, può fare male. Soprattutto a una certa età. E così la signora ha raccontato una bugia ai carabinieri, ma neppure tanto grande, per trovare un po’ di compagnia. E i militari dell’Arma hanno subito capito che quel caffè se lo dovevano prendere, e con calma, rimanendo con Azzurra a chiacchierare fino al rientro del figlio, ripercorrendo una vita insieme. «Abbiamo parlato tanto», dice la signora. «Io sono marchigiana – continua –, ma sono arrivata a Bologna con mio marito 50 anni fa. Lui era muratore, io lavoravo qui nel palazzo. Abbiamo fatto tanti sacrifici insieme per questa casa. Poi tre anni fa lui è morto. A volte è difficile...».

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«Il lavoro di ogni giorno dei carabinieri è fatto di tante piccole azioni che non salgono mai alla ribalta delle cronache. Piccoli gesti di vicinanza, di sostegno. Una mano tesa a chi vive un momento di difficoltà, per far capire che non è solo», spiega il comandante provinciale dell’Arma Pierluigi Solazzo, commentando la vicenda. «E non è quindi un caso – conclude il colonnello Solazzo – che la signora Azzurra, in un momento di tristezza, abbia deciso di chiamare i carabinieri per avere un po’ di compagnia. Noi ci siamo sempre, siamo vicini ai cittadini anche per le piccole cose. E loro lo sanno».

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