Omicidio di Chiara Gualzetti, altri post con ingiurie: "Sarebbe morta lo stesso"

Nuovi commenti nel profilo del baby killer appena condannato a 16 anni. La rabbia del padre: "Leggo che la verità sarebbe un’altra: vengano a dircela"

Bologna, 10 agosto 2022 - Chiara Gualzetti "sarebbe morta lo stesso". Per giunta "da sola". E per questo "tacete", "avete torto e sareste stati male lo stesso". Perché, l’aggiunta finale, "sperate che la verità non venga allo scoperto".

Chiara Gualzetti è stata uccisa a 15 anni da un coetaneo
Chiara Gualzetti è stata uccisa a 15 anni da un coetaneo

Deliri (ennesimi purtroppo) che continuano a sgorgare dal mondo social e che, tuona Vincenzo Gualzetti, padre di Chiara – la studentessa di 15 anni uccisa da un coetaneo il 27 giugno 2021 al Parco dell’Abbazia di Monteveglio – "continuano a infangare mia figlia". Omicidio Chiara Gualzetti, il padre denuncia: "Offese sui social dal carcere del Pratello"

Post usciti tra i commenti del profilo Instagram del giovane killer condannato a 16 anni e due mesi per omicidio pluriaggravato, e ora finiti nel fascicolo aperto dalla Procura minorile dopo i video girati e le foto scattate da qualche giovane detenuto all’interno del carcere di via del Pratello.

"Il problema di base – chiosa il papà di Chiara – è che non funziona il sistema educativo. Si continua con le bassezze, le ingiurie contro mia figlia che da quel maledetto 27 giugno è due metri sotto terra. C’è chi scrive che l’assassino di Chiara andava aiutato e chi, addirittura, si permette di sentenziare che sarebbe morta lo stessa. A queste persone dico di vergognarsi e spero che la giustizia prenda provvedimenti. Si scrive poi che la verità non la sappiamo e che sarebbe tutta un’altra? Che ce la raccontino allora. Io so che quella domenica Chiara uscì perché invitata da quel ragazzo il quale, con l’inganno, la portò sulla collina, la fece voltare e la accoltellò, per poi riempirla di calci e pugni lasciandola agonizzante e vantandosi di averlo fatto".

I post incriminati risalgono a qualche giorno dopo la sentenza arrivata il 26 luglio. Tre in particolare quelli segnalati ai carabinieri e finiti nel fascicolo che contiene anche una foto dell’assassino di Chiara, scattata dentro il carcere mentre fa il segno di vittoria e un cuore rosso e la scritta killer in alto.

"... non avrà mai ragione – si legge nello scritto in risposta a un commento alla sentenza –, ma solo sarebbe morta lo stesso quindi tacete e fatevi... voi che non sapete la storia perché è solo questo che state sperando, che la verità non venga allo scoperto. Ma visto che io la so te la piazzo (...). State male per lei che molto probabilmente sarebbe morta da sola ma quelli che devono veramente piangere siamo noi amici (del baby killer, ndr) e me, quindi tacete (...). Avete torto e voi sareste stati male lo stesso, illusi".

Tornando all ’inchiesta , nei giorni scorsi sono stati sentiti alcuni poliziotti del Pratello sul come qualche detenuto, già identificato e ascoltato, abbia fatto a girare video e foto per poi postarli liberamente sul proprio profilo social. Un’indagine interna è ancora in corso anche all’interno dello stesso carcere.

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