Chiude il Santa Giuliana, a Bologna la protesta di studentesse e insegnanti

L’istituto è scuola e convitto. Allo sciopero anche una maestra alluvionata I sindacati: “La manifestazione continuerà”

Bologna, 31 maggio 2023 - La lotta al caro affitti non si placa. Studentesse e lavoratrici sono fuori dall’Istituto Santa Giuliana, in via Mazzini 90, con uno sciopero che ha ricevuto un’adesione totale e collettiva, sfociato in un presidio di fronte ai cancelli dell’istituto, proprietà delle Suore Mantellate che, a novembre scorso, hanno annunciato la chiusura. Tende posizionate sul marciapiede e manifestanti in strada, sulle strisce pedonali, con le bandiere e lo striscione ‘Istituto Santa Giuliana – Nessuno se ne lava le mani’.

La manifestazione fuori dall'Istituto Santa Giuliana
La manifestazione fuori dall'Istituto Santa Giuliana

La lotta non si fermerà, come spiegano i sindacati Fcl e Fp, per Cgil, Cisl scuola e Uiltucs-Uil. “Le studentesse sfrattate dal convitto hanno aperto sul marciapiede le tende divenute ormai simbolo della protesta contro la carenza di alloggi e il caro-affitti”, spiegano i sindacati. Ma tra i presenti, ci sono anche "i genitori dei bambini frequentanti la scuola, che in segno di solidarietà nei confronti del personale hanno sottoscritto una lettera aperta indirizzata al Cardinale Zuppi, chiedendo un suo interessamento per i posti di lavoro messi a rischio". In totale, si contano 25 posti di lavoro cancellati e “vengono pregiudicati anche il diritto allo studio e all’abitare”, sottolineano i rappresentanti dei lavoratori.

La storia di Maria

Tra i manifestanti, c’è anche chi combatte contro un altro dolore, dovuto dai danni dell’alluvione, come Maria, che rischia di perdere il posto di lavoro e la sua abitazione. La dipendente lavora a Monterenzio, e la sua casa è inagibile. Per questo Maria, al momento, vive e lavora nello stesso posto, proprio nell’istituto. "Momentaneamente vivo qua- racconta Maria - ,non saprei del resto come fare per tornare a casa: con l'alluvione è franato tutto". La chiusura è prevista per il 31 agosto, e l’edificio ospita 60 studentesse e genera 25 insegnanti, tra scuola materna ed elementare.

Perché chiude l’Istituto

Lo sciopero e la manifestazione di oggi dimostrano l’unità dei lavoratori e delle lavoratrici, che esigono soluzioni alla crisi occupazionale provocata dalla decisione della Congregazione di vendere l’immobile, e “la mobilitazione non si fermerà fino a quando queste risposte non arriveranno”, tuonano Cgil, Cisl e Uil di categoria. La decisione di intraprendere la giornata di sciopero deriva dalle ennesime risposte vaghe e generiche della Congregazione delle Suore Mantellate, in merito al destino dell’immobile e del personale. Un’ulteriore presa in giro, dopo lo sciopero del 27 marzo, quando il presidio davanti alla Curia aveva sperato in delle risposte, dato la preoccupazione del monsignor Giovanni Silvagni, vicario generale della Chiesa di Bologna.

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