Bologna, comitato contro il ‘Mostro Urbano’ di via Toscana

Due palazzi con 38 appartamenti, 11 uffici e due negozi al posto delle ex scuole Ferrari. I residenti. “Mancano parcheggi pubblici e aree verdi: un progetto non più in linea con le esigenze”. E chiedono una riunione urgente con il sindaco

I portavoce di Mostri Urbani Via Toscana 136, Elena Barilli e Luca Faggioli

I portavoce di Mostri Urbani Via Toscana 136, Elena Barilli e Luca Faggioli

Bologna, 7 giugno 2023 – Una parte dei cittadini di via Toscana si sono riuniti in un comitato di protesta per i lavori sul terreno delle ex-scuole Ferrari. È in programma la costruzione di due torri di nove e sette piani entro il 2025: il complesso sarà composto da 39 appartamenti con garage, 11 uffici, due negozi e 15 posti auto riservati ai clienti e dipendenti delle attività negli edifici.

Leggi anche: Protesta per il clima dalla torre Asinelli I residenti di San Ruffilo sono preoccupati per la mancanza di un parcheggio pubblico, il traffico che esso comporterà e l’inquinamento dovuto anche alla mancanza di spazi verdi tranne per il recentissimo giardino Batacchi costruito accanto alle torri grazie al bilancio partecipativo.

I portavoce del comitato Elena Barilli e Luca Faggioli, affiancati dall’architetto Piergiorgio Rocchi (che è anche componente del consiglio di amministrazione della fondazione Villa Ghigi), spiegano:. “L’intervento edilizio è stato autorizzato in modo diretto senza passare attraverso un piano urbanistico preventivo, operazione che avrebbe permesso un dialogo istituzionale anche al livello di quartiere”. Questa procedura è stata possibile grazie agli accordi e ai regolamenti risalenti a circa venti anni fa.

“Il progetto – continuano i cittadini – concede agli enti privati una grandissima capacità edificatoria abbattendo alberi e consumando suolo permeabile, non è più in linea ne con le ambizione della città ne con le sensibilità dei cittadini”. 

“Consapevoli che i piani non potranno essere al 100% “scardinati” Mostri Urbani ha comunque fatto richiesta per una revisione della forma. “Non è ragionevole – lamentano i residenti – che in cambio di una scuola si perda verde, superficie permeabile, si aumenti traffico e smog, si incrementi il problema rumore e dei parcheggi pubblici e si limiti l’irraggiamento solare rispetto alle attuali regole di riqualificazione urbana. Per questo, il comitato ha chiesto una riunione urgente al sindaco e la presidentessa del quartiere Savena, Marzia Benassi, per trovare un compromesso accettabile da ambe le parti che non vada a nuocere la qualità di vita di migliaia di persone.

La Rerum Capital S.p.a, ente immobiliare che gestirà i cantieri ha annunciato di voler portare avanti i lavori “dialogando con l’intorno”. Contente invece sono le attività del mercato di San Ruffillo che prevedono l’arrivo di nuovi potenziali clienti in zona.

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