Covid Bologna, l'indice Rt torna sopra l'1

Bologna, 23 marzo 2022 - Da una parte le vaccinazioni ormai ridotte al lumicino, dopo la grande delusione del Novavax che avrebbe dovuto convincere gli indecisi e invece è stato un quasi buco nell'acqua. Dall'altro il nuovo aumento dei contagi covid, complice il dilagare della variante Omicron 2, che riporta sopra all'1 l'indice Rt, ossia il tasso di contagiosità: oggi i nuovi contagi nella provincia di Bologna sono 1.003 a cui vanno aggiunti i 105 registrati nel Circondario Imolese.

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Bologna si prepara a gestire un nuovo incremento di casi, con un rimablzo dei casi tra fine marzo e inizio aprile. "La ripresa dell'ondata pandemica spinge l'indice Rt a Bologna di nuovo sopra l'1" (1,10 per la precisione): significa che ogni positivo contagia più di una persona. E cresce così ancora una volta la "preoccupazione" dei sanitari: "Speriamo che questa ripresa di onda sia legata a pochi giorni o settimane. Chiediamo sempre massima attenzione e responsabilità alle persone, soprattutto nei luoghi chiusi", è l'appello del Dg dell'Ausl bolognese, Paolo Bordon. "Abbiamo avuto una media negli ultimi sette giorni di oltre 800 contagi e ora sfondiamo i mille". Negli ospedali, aggiunge Bordon, "c'è qualche ricovero in più, ma per fortuna sono rari i casi di polmonite bilaterale. Spesso sono persone che sono in ospedale per altri motivi e si scopre che hanno il Covid, magari con bassa sintomatologia". 

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Chiude l'hub vaccinale in Fiera

Ma intanto, chiude l'hub vaccinale in Fiera: domenica prossima, 27 marzo, sarà l'ultimo giorno. "Ormai non ha più senso tenerlo aperto - spiega il direttore generale dell'Ausl, Paolo Bordon -. Le vaccinazioni hanno frenato moltissimo: facciamo fatica ormai a farne mille al giorno, prima ne facevamo anche 10.000-11.000". 

Resterà attivo l'hub di Casalecchio, che già ora "è un luogo aperto tutto l'anno per fare anche le altre vaccinazioni che erano rimaste indietro e su cui c'è necessità, anche in fascia pediatrica", spiega Bordon. Anche le terze dosi hanno visto un rallentamento. "Non hanno avuto la stessa replica del primo ciclo vaccinale- conferma Bordon- ma questo può essere indotto anche dal fatto che nel frattempo le persone possono essersi infettate". La campagna comunque "è andata discretamente bene, ma non è finita- avverte il numero uno Ausl- siamo sempre disponibili a offrire il vaccino a chi lo chiede, anche nelle Case della Salute".