De Maria contro i ribelli di Casalecchio. E sui cortei: "La destra strumentalizza. Ma non si può legittimare la violenza"

Il deputato dem al Salotto di Patrizia Finucci Gallo: "Singolare che chi non viene candidato esca dal Pd" ’Ticket’ con la vicecapogruppo De Giacomi: "Grazie a lei presento una mozione sui giovani in Parlamento" .

De Maria contro i ribelli di Casalecchio. E sui cortei: "La destra strumentalizza. Ma non si può legittimare la violenza"

De Maria contro i ribelli di Casalecchio. E sui cortei: "La destra strumentalizza. Ma non si può legittimare la violenza"

Giovani in piazza (e fuori). Le gioie e i dolori delle amministrative di giugno, con un attacco ai ribelli di Casalecchio. Il percorso a ostacoli per il terzo mandato di Stefano Bonaccini. Il tutto condito da un ’ticket’ inedito, quello tra il deputato Pd, Andrea De Maria e la vicecapogruppo in Comune, Giorgia De Giacomi, ospiti del Salotto di Patrizia Finucci Gallo all’hotel ’Il Guercino’ di Giancarlo Morisi tra piatti tipici (polpette al pomodoro con piselli) e gelati con zeste di limone.

Le prime parole vanno al corteo delle polemiche, quello di venerdì dove i collettivi studenteschi hanno bruciato le foto di Giorgia Meloni, Matteo Salvini ed Enrico Letta, imbrattando di vernice la prefettura.

"La destra un po’ soffia sul fuoco... Ma non credo che si possa usare questa strumentalizzazione che la destra fa per legittimare comportamenti violenti da chi organizza i cortei come quello di Bologna", dice con fermezza De Maria. Non un distinguo rispetto alle parole del sindaco Matteo Lepore che aveva parlato di "strategia della tensione da parte della destra di governo", ma un ragionamento con una sottolineatura in più.

Al ’Guercino’ al centro del dibattito finiscono, poi, tutti i giovani. Grazie al ’ticket’ tra De Giacomi e De Maria, infatti, verrà presentata una mozione in Parlamento che guarda alle politiche giovanili del futuro sul modello di quanto fatto da Mario Draghi con l’osservatorio per le politiche pubbliche per le giovani generazioni. Il punto di partenza? "L’ordine del giorno presentato in Comune per il bilancio intergenerazionale. Un percorso che ha fatto anche Milano", spiega De Giacomi.

La ’palla’ passa alle amministrative. Di fronte ai sorrisi in platea della candidata Pd di San Lazzaro, Marilena Pillati, fresca di accordo con la ’ribelle’ Sara Bonafè, De Maria replica agli attacchi del calendiano Marco Lombardo che aveva cannoneggiato il ’metodo Casalecchio’. Il dem sulla candidatura del professor Dario Braga, sostenuto da Azione e – tra gli altri – da Saverio Vecchia, fuoriuscito dal Pd che avrebbe voluto fare le primarie con il candidato Pd Matteo Ruggeri, stoppa le polemiche.

"Trovo singolare – punge – che chi non viene candidato esca dal Pd. Anche io anni fa avrei voluto fare il sindaco di Bologna, ma lo fece Virginio Merola con cui siamo amici... Non per questo lasciai il partito. Il motivo? Credo nel Pd e nel suo senso di comunità, non ne faccio parte per una poltrona".

Sul terzo mandato, che De Maria vorrebbe per Bonaccini in Emilia-Romagna ("il più forte, sarebbe un bene"), torna sulle divisioni Pd: "Vorrei che il mio partito si esprimesse con chiarezza, come nell’ultima direzione. Col campo largo col M5s dopo la vittoria sarda la strada è più irta di ostacoli? In politica mai dire mai...". Lo sguardo va alle Europee, ma il deputato è telegrafico: "Bonaccini capolista nel Nord-Est sarebbe un grande aiuto per il Pd". In attesa delle prossime mosse dem, il Salotto di Patrizia Finucci Gallo accende i riflettori sull’archistar Marco Casamonti e per una serata trasloca in Galleria Cavour 1956. Appuntamento lunedì 11 alle 18.

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