REDAZIONE BOLOGNA

Diffida all’Unione "Fuori i soldi delle multe"

Terre d’Acqua: i sindaci di Anzola e Sala passano alle vie legali per la restituzione di quasi 7 milioni

L’Unione dei Comuni Terre d’Acqua rischia il collasso, perché dopo i problemi di bilancio, ora arriva un’altra batosta. Le amministrazioni di Anzola e Sala Bolognese, attraverso i loro legali di fiducia, hanno diffidato l’Unione affinché venga restituita parte dei proventi delle multe, che per il 47 per cento sono state elevate dai vigili in questi due territori. È per un discorso di equità, che i sindaci Giampiero Veronesi di Anzola ed Emanuele Bassi chiedono la restituzione di somme importanti. Si parla di circa 2 milioni e 800mila euro per Sala Bolognese e 3 milioni e 880mila euro per Anzola.

Le cifre sono riferite a un periodo che va dal 2016 al 2019. Dal 2020, fra l’altro, Anzola e Sala usciranno dal corpo unico della polizia locale e costituiranno un loro comando a parte. Il sindaco Veronesi spiega la decisione: "Questa vicenda è per me personalmente la più sofferta in termini politici da quando sono sindaco. Da anni ho richiesto all’Unione la restituzione di una cifra che, ad oggi, ha abbondantemente superato i 3 milioni e mezzo di euro. Prima ho avanzato la richiesta in termini costruttivi e senza polemiche. A fronte del fatto che non ho mai ricevuto risposte, sono stato costretto, mio malgrado, ad inviare tre comunicazioni mail certificate. Anche queste, però, non hanno mai avuto risposte. A quel punto è stato oggettivamente inevitabile avvalersi di un legale ed inviare una formale diffida. Io tengo all’Unione in termini politici tanto quanto ci tengono gli altri sindaci, ma trovo sbagliato che si strumentalizzi, proprio in termini politici, una vicenda che ha invece un peso amministrativo enorme. La scelta di uscire dalla polizia locale di Terre d’Acqua, e di restituire la mia delega al presidente, è dipesa anche dal fatto che, a queste condizioni economiche, il servizio reso non è purtroppo accettabile. E proprio in conseguenza di questo, abbiamo avviato un progetto di associazione di polizia locale con il Comune di Sala Bolognese, che riteniamo performante".

Gli fa eco il sindaco di Sala Bassi: "Ho sempre creduto nell’Unione e per due volte l’ho presieduta. Fare squadra è sempre stata la mia priorità per il bene dei Comuni. Ma quando si avvia un progetto devono crederci tutti, non solo alcuni, e bisogna andare oltre i campanili. La diffida è stata inevitabile". Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Marco Lisei presenterà un’interrogazione: "E’ la conferma del fallimento totale delle Unioni, tanto volute da Delrio e promosse da Bonaccini. Fallite le fusioni, fallite le unioni, restano solo le macerie di un sistema di riordino istituzionale, tutto a marca PD, che ha prodotto solo un aumento dei costi amministrativi. A rimetterci sono i cittadini: hanno ricevuto meno servizi pagandoli in molti casi di più". Sullo stesso tema anche il deputato di FdI Galeazzo Bignami interviene denunciando i problemi di diverse unioni di Comuni: "E’ una situazione che si sta verificando in tutta la regione, basti pensare all’uscita di Forlì dall’Unione Romagna o, più vicino, quella di San Lazzaro dalla Savena-Idice. La guerra è tutta fra sindaci del Pd".

Matteo Radogna