FRANCESCO MORONI
Cronaca

‘Drive-in’ o test rapidi, ancora code per i tamponi

Dopo il weekend natalizio e in vista del Capodanno, riecco i bolognesi in fila. Farmacie prese d’assalto,famiglie nel caos, prenotazioni in tilt: "Peggiorerà"

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di Francesco Moroni

Sotto l’albero, insieme al panettone e ai regali, quest’anno è arrivato anche l’esito del tampone. Il goloso weekend iniziato già giovedì scorso, con le code infinite di cittadini agguerriti e pronti ad accaparrarsi un test rapido, si è concluso con le tradizionali mangiate di Santo Stefano, ma ha portato nell’ultima settimana del 2021 una nuova, rinnovata corsa agli strumenti diagnostici per rilevare il virus.

IL DRIVE-IN

Al Parco Nord la situazione non è di certo quella dell’ultima settimana, dove la fila di macchine faceva capolino direttamente dall’imbocco in via Stalingrado, ma centinaia e centinaia di test molecolari sono comunque entrati e usciti dai finestrini.

"Oggi la situazione è più tranquilla – commenta sottovoce un operatore sanitario, tra un test e l’altro –, perché si capisce subito quando si tratta di una giornata infernale o meno...". La paura ora è che a partire da giovedì il copione possa tornare lo stesso e, in vista del 31 dicembre, la domanda riprenda a salire vertiginosamente. Qualche giorno di quiete dopo la tempesta, insomma, prima dei ’botti’ di Capodanno.

LE FARMACIE

Come si è capito, la rete di screening ormai sta vacillando. Anche ieri, dentro e fuori le farmacie, è stato facile trovare i bolognesi in fila per un test ’fai da te’ o uno rapido. Con lunghe attese e diversi disservizi. "L’ennesima giornata impegnativa – racconta Massimiliano Fracassi, presidente provinciale di Federfarma –. Fin dall’apertura c’è stato parecchio afflusso, dovuto ovviamente al post weekend, sulla scia della grande richiesta che abbiamo visto prima di Natale. La situazione continuerà a essere importante fino al nuovo anno e venerdì... Beh, ci sarà da impazzire".

I MEDICI DI BASE

I canali per prenotare un test sono diversi, ma anche quello utilizzato dai medici di base, il servizio regionale di Lepida, ha dato problemi. Almeno per un paio d’ore, a partire dalle 12.45, come confermano le lamentele arrivate ai responsabili di Medicina primaria dell’Ausl. Un guasto che ha portato a dover riavviare i server prima di far ripartire il sistema. Dalla Regione non ne fanno un dramma e spiegano come "qualche problema di natura tecnica possa verificarsi fisiologicamente", visti i numerosi accessi.

LE SCUOLE

Nei giorni passati, però, nel caos è finito soprattutto il sistema scolastico. Continuano i disagi di tante famiglie costrette a rivedere i propri piani tra didattica a distanza, quarantene, tamponi da incastrare tra un pranzo e un cenone e bambini da gestire, anche quando non ci sono giorni di fiere. I nodi arrivano soprattutto dalle elementari, con le proteste di genitori ormai allo stremo per capire quando poter interrompere l’isolamento dei figli o avere la possibilità di effettuare finalmente un test. Il monito dell’Ausl è chiaro: sulla scuola bisogna fare di più. Soprattutto perché Omicron continua a dilagare in modo particolare tra i giovani, all’uscita e all’entrata degli istituti scolastici, sui bus e sui mezzi di trasporto pubblici, prima di contagiare i parenti tra le mura di casa. Su questo fronte le vacanze natalizie portano un po’ di tregua, ma il pensiero va già al ritorno sui banchi. E a un altra prova del nove che il sistema di screening e test dovrà affrontare.

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