
Coniugare arte e accoglienza, in un progetto di impresa responsabile che parlasse la lingua della speranza e della rinascita dopo la pandemia. È nato così ’ResArt Iàcomus – Residenza con museo diffuso’, una casa per ferie in via Riva di Reno, proprio sopra i locali del Museo Raccolta Lercaro, inaugurata ieri alla presenza del Cardinale Matteo Maria Zuppi, di Monsignor Roberto Macciantelli, presidente della Fondazione Lercaro, dell’assessore regionale alla cultura Mauro Felicori e del sindaco Virginio Merola. Un po’ come nel film ’Una notte al museo’, le opere della Raccolta Lercaro sono uscite dalle sale del piano terra per raggiungere i piani superiori, invadendo scale, camere e corridoi e dando vita al primo vero e proprio Museo con Camere d’Italia.
"L’idea, nata prima della pandemia – commenta monsignor Roberto Macciantelli – era quella di offrire un’opportunità di alloggio a costo contenuto ai gruppi di pellegrini che raggiungevano Bologna per attività legate alla spiritualità e alla cultura. Poi il Covid ha cambiato le carte in tavola. Nei mesi di zona rossa abbiamo lasciato spazio alla creatività e allargato lo sguardo, dando vita a un progetto che è ancora in costante evoluzione. L’obiettivo è di coniugare arte, accoglienza e cultura, nel solco dell’opera e dei valori dei nostri due ‘Iacomus’". ResArt sarà anche luogo di incontri e congressi, di fermento culturale e di formazione.

