Bologna, fiaccolata per Alessandra Matteuzzi: "Salvaguardare la vita delle donne"

Un migliaio di persone al corteo per ricordare la 56enne uccisa, la rabbia del cugino e il dolore della sorella: "Ho in testa lei ogni momento"

Bologna, 31 agosto 2022 - Comincia la fiaccolata per Alessandra Matteuzzi, l'ennesima vittima di femminicidio. Uccisa a martellate dall'ex fidanzato, Giovanni Padovani, una delle tante donne portate via dalla mano di un uomo, che hanno sofferto di una morte truce, violenta e rabbiosa. Al calare della sera, sono diverse centinaia le persone che si sono messe in cammino (guarda le foto) per dare un ultimo saluto alla 56enne, e per commemorare, in questo modo, anche le tante altre donne. 

La fiaccolata per Sandra Matteuzzi
La fiaccolata per Sandra Matteuzzi

Il corteo si è fermato davanti casa di Alessandra, luogo del delitto. È stato acceso un cero rosso sul cancello, e le centinaia di persone si sono strette in un forte applauso seguito da un lungo silenzio.

A prendere la parola è stata poi la sorella di Alessandra, Stefania Matteuzzi: "Ho in testa lei in ogni momento. Vi ringrazio a nome dei miei genitori e a nome di Alessandra". La manifestazione si è sciolta dopo le parole risolute del cugino Andrea: " I primi a essere responsabilizzati devono essere i maschi, poi tutte le istituzioni e la politica che ci rappresentano, che devono dare delle risposte diverse da quelle che ci sono ora. Bisogna salvaguardare la vita delle donne". E in merito a Bologna e alle associazioni, Andrea ha ribadito: "la città ha dato la conferma di rappresentare una parola: solidarietà. Solidarietà per la famiglia e per tutte le Alessandre. Questa di stasera è una dimostrazione d'amore immensa"

Un cero rosso acceso sul cancello di casa della vittima (Schicchi)
Un cero rosso acceso sul cancello di casa della vittima (Schicchi)

Tante le lacrime e il dolore dei familiari, che si stringono in un abbraccio silenzioso, commosso. In testa al corteo, insieme alla sorella di Alessandra, ci sono il sindaco Matteo Lepore, la presidente di quartiere Federica Mazzoni e l'assessore Luca Rizzo Nervo. Dopo la partenza da Liber paradisus il corteo si è fermato per accendere le candele, durante il cammino verso la casa della vittima.

"Speriamo in una risposta, non solo per Alessandra, ma per tutte le donne vittime della violenza dell'uomo" ha detto anche Andrea Matteuzzi, il cugino, che ha continuato con voce debole: "È inaccettabile ciò che è successo, e tutto questo deve finire. Ognuno di noi può dare forza e solidarietà: riempie il cuore e insieme si deve volere un cambiamento forte, che si tramuti in atto concreto".

L'evento e' stato organizzato dalla Rete delle associazioni di donne di Bologna e ha aderito anche il Comune.

La Festa dell'Unità si colora di rosso

E stasera la Festa dell'Unità di Bologna si colora di rosso: la federazione dem, dopo aver modificato il programma della kermesse del parco Nord per consentire la partecipazione alla manifestazione di questa sera, ha deciso di mobilitare anche i volontari, "per mostrare vicinanza e solidarietà alla famiglia di Alessandra Matteuzzi, uccisa brutalmente da chi non si è fermato di fronte ai suoi no". 

Chi infatti non potrà partecipare alla fiaccolata di stasera "si vestirà di rosso in festa", fa sapere il partito. "É importante che anche tutti i nostri volontari, soprattutto uomini, che resteranno a lavorare negli stand, possano in qualche modo manifestare la loro vicinanza. Per questo facciamo un appello a tutti i volontari e le volontarie che lavoreranno alla nostra festa, di indossare simbolicamente qualcosa di rosso, il colore che da sempre rappresenta la lotta contro la violenza alle donne", afferma la portavoce delle Democratiche di Bologna Giulia Bernagozzi. 

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