Franzoni libera, il vicino: "Le affiderei i miei figli"

Uccise il figlio Samuele a Cogne nel 2002, la legge le fa lo sconto. Viaggio in paese, la gente: "Lasciatela stare"

La casa di Annamaria Franzoni (nel riquadro) a Monteacuto Vallese (Ansa)

La casa di Annamaria Franzoni (nel riquadro) a Monteacuto Vallese (Ansa)

Bologna, 8 febbraio 2019 - "Da un lato sono contenta, dall’altro vorrei trovare la maniera di far capire alla gente che non sono stata io". Si dichiara sempre innocente Annamaria Franzoni, che con questa parole avrebbe commentato con le persone a lei vicine la notifica della fine della pena. Condannata nel 2008 a 16 anni per l’omicidio del figlio Samuele di tre anni, a Cogne il 30 gennaio 2002, ora il Tribunale di sorveglianza di Bologna l’ha informata che la sua pena è espiata, con mesi di anticipo rispetto alle previsioni, grazie ai molti giorni di liberazione anticipata per la buona condotta.

26 giugno 2014

Da giugno 2014 Franzoni era in detenzione domiciliare a Ripoli Santa Cristina, San Benedetto Val di Sambro. Franzoni, che si è sempre dichiarata innocente, era stata condannata in via definitiva la sera del 21 maggio 2008, quando la Corte di Cassazione confermò la sentenza della Corte di appello di Torino: quella notte si aprirono per lei le porte del carcere della Dozza, dove è rimasta fino appunto al 2014; aveva già ottenuto il beneficio del lavoro esterno in una coop sociale e permessi per stare a casa con i due figli, di cui il minore nato un anno dopo il delitto. I 16 anni di pena sono stati ridotti a meno di 11 grazie a tre anni di indulto e ai giorni di liberazione anticipata. 

Oggi non ci sono segnali di presenza dalla nuova casa della Franzoni, immersa nel verde delle colline di Monteacuto Vallese, frazione di San Benedetto Val di Sambro a un'ora di auto da Bologna. "Lasciatela stare", dicono in paese. "Abbiamo sempre creduto nella sua innocenza e continuiamo a crederlo», spiega una donna, nell'unico minimarket di Monteacuto.

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"Io posso dire che quando i nostri bambini erano piccoli lei faceva da babysitter". Glieli affiderebbe anche oggi? "Certo". Ne è convinto Antonio Bignami, che vive di fronte alla casa dove da poco tempo si è trasferita la Franzoni. "Per me sono una famiglia di persone assolutamente equilibrate, brave. È chiaro che anche nelle persone più equilibrate un colpo di follia può succedere". Ma per lei è innocente? "Non lo so, non lo posso sapere".

"Io non sono un investigatore. Io guardo da fuori. Può essere stata lei o può non essere stata lei. Io non lo so, non lo posso sapere, sono uno che vive qua", dice ancora il vicino. Franzoni ha mai parlato con lei dell'omicidio? "Mai". Però le ha detto che è innocente: "Quello lo dice a tutti, credo".

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