
Bologna, 19 settembre 2023 – Deodoranti, detersivi, ma anche rasoi elettrici e altri prodotti cosmetici. In tutto – nell’arco di un mese – avevano rubato dal capannone dell’azienda per cui lavoravano all’Interporto circa 170mila euro di merce, destinata alla catena di negozi Tigotà.
Ad accorgersene il proprietario della società di trasporti che aveva notato gli ammanchi. Controllando le immagini delle videocamere di sorveglianza, la scorsa settimana ha così sporto denuncia, e ieri la Squadra mobile della Polizia ha arrestato i responsabili.
Nei guai sono finiti un uomo di 50 anni, il figlio 30enne e un complice di 40 anni, tutti moldavi e dipendenti di una cooperativa (estranea alle indagini) che lavorava in appalto per l'azienda di trasporti.

Sacchi con la refurtiva nel baule dell’auto
Il titolare, nella sua ricostruzione alle forze dell’ordine, aveva dichiarato che tra le 19 e le 20 di ogni sera, prima di iniziare il turno di lavoro, i tre mettevano nel bagagliaio di un'auto dei sacchi contenenti, a suo dire, la merce rubata. Alle 18.30 di ieri, quindi, gli agenti si sono appostati e poco dopo hanno visto arrivare un'Audi con a bordo il 30enne e il 50enne, che sono entrati nel magazzino e hanno poi portato fuori, assieme al complice 40enne che era già sul posto, tre sacchi che hanno caricato nel bagagliaio. A quel punto i poliziotti sono intervenuti, bloccando l'auto per scongiurare qualsiasi tentativo di fuga e arrestando i tre. Nei sacchi c'erano effettivamente dei prodotti per l'igiene e la cosmesi, e per questo si è deciso di perquisire le abitazioni dei tre, tutti residenti in città, in zona Murri.
Merce nascosta anche a casa
Nelle due case (una abitata dal 30enne e dal 50enne e l'altra dal 40enne) è stata trovata altra merce simile (deodoranti, detersivi, spazzolini, rasoi elettrici e altro) per un valore complessivo di 170.000 euro. Secondo quanto ricostruito finora, i tre spacchettavano una parte della merce stoccata nel magazzino e la spostavano nei sacchi, che poi chiudevano in un armadietto di cui uno dei tre aveva la chiave.
Il giorno dopo, i sacchi venivano caricati sull'auto e portati via. Tutti e tre i responsabili sono stati arrestati per furto aggravato in concorso e denunciati per la ricettazione dei prodotti trovati nelle loro abitazioni, e ora si attende l'esito del giudizio con rito direttissimo, fissato per oggi. Nel frattempo, l'Ufficio immigrazione ha avviato l'iter per procedere ad un'eventuale espulsione dei tre, mentre la Squadra mobile sta svolgendo accertamenti per capire dove finisse la merce rubata.