REDAZIONE BOLOGNA

"Gite e attività da pagare". Ma il bollettino è una truffa

Le notifiche arrivate ai genitori dell’Ic 21 per gite non effettuate dai loro figli . La preside Pavoni: "Gli avvisi riguardano altre scuole. Allertati ministero e Usr".

Alcuni genitori dell’Ic 21 hanno ricevuto i bollettini da pagare, ma è una truffa

Alcuni genitori dell’Ic 21 hanno ricevuto i bollettini da pagare, ma è una truffa

Truffa con i bollettini PagoPa e phishing delle mail dei destinatari i cui figli, peraltro, non appartengono neppure agli istituti comprensivi che inviano ora falsi bollettini per il pagamento di uscite didattiche risalenti all’anno scolastico 2021-2022. Tutto questo sta accadendo ad alcuni genitori dell’istituto comprensivo 21 di via Laura Bassi Veratti che dovrà inoltrare una segnalazione all’Ufficio scolastico regionale (Usr) e al Ministero dell’Istruzione e del Merito (Mim) poiché si tratta di un’intrusione nella piattaforma di pagamento. Le prime segnalazioni arrivano, via rappresentanza dei genitori in Consiglio di istituto, alla preside Ombretta Pavoni, che invia subito una comunicazione. "Sono pervenute a questo istituto segnalazioni riguardanti bollettini PagoPa con importi riferiti all’a.s. 2021-2022 inviati da parte di altri istituti comprensivi della città di Bologna", si legge nella mail. "I bollettini presentano richieste di pagamento per la partecipazione a uscite o altre attività didattiche con l’evidenza della non contestualità del pagamento (2021-2022) – scrive la dirigente – e del fatto che essi si riferiscono ad alunni non iscritti nell’istituto richiedente". Insomma, ad alcuni genitori del comprensivo 21 sono arrivati bollettini per pagare gite o uscite didattiche di anni fa di studenti che non fanno neppure parte delle scuole del comprensivo. La preside ha anche contattato gli istituti comprensivi coinvolti "che non avevano idea di quello che stesse accadendo", rivela Pavoni.

Da circa un lustro, la pubblica amministrazione, scuole incluse, per qualunque pagamento deve ricorrere a PagoPa. Niente più bollettini o bonifici per liquidare, ad esempio, le tariffe delle attività didattiche extra o delle gite. Tutto ora è tracciabile. Ma non è la prima volta che un istituto comprensivo si trova coinvolto, a sua insaputa, in una truffa con i bollettini PagoPa. Protagonista è stato l’istituto comprensivo 12 al Savena nei primi tempi dell’introduzione della nuova forma di pagamento. "Mi chiamarono dall’Iis Mattei per avvertirmi della truffa e del conseguente hackeraggio delle mail", racconta la preside Filomena Massaro. Al Mattei a San Lazzaro arrivavano genitori con bollettini emessi dal comprensivo 12 relative a vecchie gite e riguardanti studenti che non facevano parte del comprensivo di via Bartolini. Come da procedure, il comprensivo segnalò il tutto all’Usr e al Mim.

Federica Gieri Samoggia