Grande statura di Danielle de Niese. Sorprendono i giovani interpeti

Il Comunale Nouveau ha offerto una serata operistica atipica con "Didone ed Enea" e "I sette peccati capitali dei piccoli borghesi", con interpretazioni di alto livello e suggestivi contrasti musicali e visivi. Danielle de Niese brilla nel doppio ruolo protagonista. Repliche a Bologna e Reggio Emilia.

Grande statura di Danielle de Niese. Sorprendono i giovani interpeti

Grande statura di Danielle de Niese. Sorprendono i giovani interpeti

È una serata atipica quella che il Comunale Nouveau ha proposto come terzo appuntamento della stagione operistica, accoppiando due titoli di rara esecuzione e antitetici fra loro, affidati al direttore Marco Angius e al regista Daniele Abbado. L’opera del Seicento inglese ’Didone ed Enea’, musica di Henry Parcell su testo di Nahum Tate, è stata allestita all’insegna della sobrietà, della lentezza, dei contrasti di luce, cui si aggiungevano i contrasti sonori per la suggestiva scelta operata da Angius d’inserire nei momenti di snodo drammatico la riproduzione registrata di musiche del nostro tempo (i ’Cori di Didone’ composti da Luigi Nono su testi di Ungaretti e ’Okanagon’ di Giacinto Scelsi). Protagonista d’eccezione il soprano Danielle de Niese che debuttava nel ruolo con tutto l’aplomb necessario, mettendo al servizio di Didone una voce che si è fatta negli anni rotonda, scura, drammatica. L’inattesa sorpresa è venuta però dai due giovani interpreti al suo fianco: il baritono Francesco Salvadori (Enea) vanta una rara eleganza e correttezza di emissione che lo candidano a voce di riferimento per il repertorio pre-romantico; il soprano Mariam Battistelli (Belinda) s’impone altrettanto sorprendentemente per una voce pura e cristallina, perfettamente proiettata nella maschera facciale. Speriamo di poter presto godere ulteriormente dei due artisti a Bologna. La seconda parte della serata, con ’I sette peccati capitali dei piccoli borghesi’, ci ha invece catapultati nel teatro satirico di Bertolt Brecht e Kurt Weill, esuli dalla Germania nazista. E qui regista, direttore, orchestra, cantanti e ballerini hanno potuto lasciarsi andare al divertimento dei graffianti toni musicali da cabaret. Danielle de Niese, protagonista assoluta di questo secondo titolo, è parsa più pertinente e convincente che in Purcell. Belli e funzionali i costumi di Giada Masi e le scene di Angelo Linzalata; notevole il lavoro fatto da Abbado con le decine di allievi della Scuola di teatro ‘Alessandra Galante Garrone’. Replica ancora giovedì 21, poi trasferimento della produzione a Reggio Emilia per due ulteriori recite in aprile.

Marco Beghelli

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