
Il pronto soccorso Dossetti di Bazzano, in Valsamoggia, al centro dello scontro
"Il pronto soccorso di Bazzano deve rimanere attivo nella sua forma attuale". È quanto scrivono in un documento i rappresentanti dell’Unione Reno Lavino Samoggia (Matteo Ruggeri, sindaco di Casalecchio; Roberto Parmeggiani, sindaco di Sasso Marconi; Milena Zanna, sindaca di Valsamoggia, e il suo assessore alle Politiche sociali, Simone Bini), all’indomani dell’incontro di giovedì con i vertici della Regione Emilia-Romagna (Massimo Fabi, assessore alle Politiche per la Salute) e dell’Azienda Usl (Anna Maria Petrini, direttrice dell’Ausl di Bologna) per discutere del futuro del pronto soccorso dell’ospedale di Bazzano, nell’ambito del riordino territoriale socio-sanitario.
I sindaci dell’area Ovest della Città Metropolitana puntano i piedi, non abbassano la guardia e tengono alta l’allerta sul futuro dei presidi sanitari sul territorio. "La sicurezza della salute dei cittadini – ribadiscono – non può essere messa in discussione". Niente di risolutivo nell’incontro di giovedì che, pare, essere il primo di tanti altri che verranno presto programmati. Intanto a Valsamoggia maggioranza e opposizione hanno deciso di convocare un consiglio comunale straordinario sul tema sanità, aperto a tutti. "Ci pare una follia – afferma Manes Bernardini, coordinatore regionale dei dipartimenti di Forza Italia – lasciare sguarniti i territori più periferici di un servizio fondamentale come un pronto soccorso. Questi sono ospedali che coprono enormi bacini di utenza che faticano, per distanza, a raggiungere i grandi hub ospedalieri. È quindi irresponsabile pensare di chiudere servizi essenziali e conseguentemente spogliare gli ospedali delle loro capacità di risposta sanitaria nei territori periferici".
Ed Erika Seta, coordinatrice regionale Azzurro Donna di Forza Italia, aggiunge: "Quella in atto è una manovra già vista per l’ospedale di Vergato. Questa non è una riforma della Sanità, né un contenimento della spesa, ma significa lasciare enormi bacini di utenza senza assistenza adeguata". I sindaci dell’Unione Reno Lavino Samoggia non sbattono la porta. "Apriamo subito un tavolo tecnico – scrivono –, ma vogliamo che sia chiaro che non possiamo accettare che nel futuro del pronto soccorso di Bazzano ci sia una riduzione di servizi che avrebbe un impatto diretto sulla sicurezza e sulla salute di oltre 113mila cittadini. Il pronto soccorso di Bazzano è un punto di riferimento essenziale, soprattutto per le aree collinari".
Nicodemo Mele