Ideò l’agguato a Davide Ferrerio, la ragazza adesso è libera

La diciottenne che con la madre aveva organizzato il pestaggio ora è in prova. Gli avvocati dei Ferrerio: "Scelta sbagliata, lei non ha capito cosa ha fatto".

Davide Ferrerio

Davide Ferrerio

Bologna, 6 aprile 2023 – Assieme alla madre, aveva architettato il piano per punire l’uomo che le aveva scritto in chat "Sei bellissima". Un piano che però, alla fine, è costato la vita a Davide Ferrerio (foto), che quella ragazza neppure l’aveva mai vista. Perché Davide, in coma dallo scorso 11 agosto dopo essere stato massacrato di botte a Crotone, non si riprenderà mai più. Lei invece, oggi 18 anni, arrestata assieme alla madre Anna Perugino e all’autore del feroce pestaggio, Nicolò Passalacqua (oggi a Crotone si apre l’abbreviato per lui), ha ottenuto la messa alla prova. Lo ha deciso il gup del tribunale dei minori di Catanzaro Emanuela Folino, accogliendo la richiesta del difensore Aldo Truncè. Il gup ha incaricato gli assistenti sociali di predisporre un piano idoneo al recupero che sarà discusso in udienza il 7 giugno.

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Il procuratore dei minorenni Maria Alessandra Ruberto si era opposta. Contrario alla scelta del gup, l’avvocato Fabrizio Gallo che insieme al collega Gabriele Bordoni assiste i familiari di Davide. "Siamo assolutamente scontenti – ha detto Gallo – così finisce tutto in un nulla di fatto. L’oggetto principale del pestaggio la passerà liscia. Non lo meritava perché è una ragazza che non ha mai preso coscienza di quello che ha fatto, non ha mai chiesto scusa e crede di non avere fatto nulla. Questo non è giusto nel percorso rieducativo che deve fare ed è assolutamente negativo come immagine all’esterno. Il pm ha motivato l’opposizione sul fatto che la ragazza continua nel suo comportamento di mancata resipiscenza. Le hanno trovato un telefonino in carcere ragion per cui non ha assolutamente recepito la gravità della situazione. È il secondo episodio avvenuto, perché fece picchiare un suo ex col quale conviveva quando aveva 14 anni. Adesso il pestaggio è arrivato quasi alla morte. Non è un bel giorno".

"Prendo atto della decisione e mi rifaccio alle parole del collega per la ragazza – ha detto l’avvocato Bordoni –. Quello che mi lascerebbe davvero basito, invece, sarebbe un proscioglimento per Alessandro Curto, dopo l’imputazione coatta decisa dal gip; che la mamma della ragazza e il suo compagno non venissero rinviati a giudizio; e che per Passalacqua venisse emessa una sentenza non severa, benché si proceda per tentato omicidio, quando Davide non si sveglierà più".

"La ragazza – ha detto invece il legale di lei Truncè – ha bisogno di un processo di aiuto e di adeguamento della sua capacità di comprendere quello che è successo. Certo, non esprimiamo nessuna felicità. Abbiamo fatto quello che il codice prevede e chiesto questa forma che garantisce, forse, la cosa migliore, un percorso per cercare di rivedere e rielaborare un percorso finora negativo e cominciare una vita con dei presupposti e valori diversi".

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