Bologna, continua la caccia a Igor il russo, forze speciali in azione nelle campagne

Il procuratore Amato: "State attenti, è pericoloso". Al setaccio la boscaglia e gli acquitrini, nelle campagne tra Molinella e il Ferrarese

Bologna, continua la caccia a Igor il russo, forze speciali in azione nella campagne

Bologna, continua la caccia a Igor il russo, forze speciali in azione nella campagne

Molinella (Bologna), 9 aprile 2017 - Auto che entrano ed escono, furgoni con uomini col volto coperto dal mephisto e in mimetica che si coordinano. Di fronte al comando di Molinella, il movimento si intuisce, ma è avvolto in un irreale silenzio. Igor Vaclavic è ancora qui. Nascosto tra la boscaglia e gli acquitrini, nelle piatte campagne al confine col Ferrarese. 

Il procuratore Amato: "State attenti, è pericoloso"

Negli uffici del comando si decide la strategia, si studiano le mappe della zona, si censiscono i casolari. Intanto, fuori, centinaia di uomini setacciano palmo palmo le aree dove è stato avvistato ieri sera l'assassino del barista Davide Fabbri e della guardia provinciale Valerio Verri. Un lavoro che pare infinito, senza sosta, da ieri alle 19 ancora più intenso. Il vantaggio di Vaclavic è la sua conoscenza della zona: di contro, uno spiegamento enorme di forze, con reparti speciali in prima linea. In azione simultaneamente, oltre a 150 carabinieri per turno, ci sono il primo reggimento dei paracadutisti Tuscania, lo squadrone eliportato da Vibo Valentia e 24 unità del gruppo intervento speciale per agire dall'aria e da terra con tiratori scelti.

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Per le ricerche le forze dell'ordine stanno utilizzando cani molecolari. Nella notte si è alzato in volo anche uno speciale elicottero con i visori notturni, che dall'alto ha ispezionato la zona tra le province di Bologna e Ferrara dove Vaclavic potrebbe nascondersi, forse in una sorta di covo nella palude all'interno delle oasi naturalistiche di Marmorta (Molinella) e Campotto (Argenta).

Le forze dell'ordine hanno scandagliato il Fiorino, rubato a Molinella, abbandonato da Igor dopo l'omicidio di Portomaggiore. Dentro sono stati trovati una bicicletta e un giubbotto. Accertamenti sono in corso poi anche su due fucili da caccia trovati un paio di giorni fa ben nascosti in un casolare nel territorio di Ozzano.

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"Siamo abbastanza fiduciosi di prendere il killer - afferma Andrea Desideri, comandante provinciale dei carabinieri di Ferrara -, continuiamo a battere le province di Bologna e Ferrara. Potrebbe avere più di un covo: seguiamo ogni pista possibile e immaginabile, d'intesa con l'autorità giudiziaria".

In serata si è appreso che il fascicolo non sarebbe più contro ignoti. Il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato, uscendo dalla caserma di Molinella insieme al procuratore di Ferrara Bruno Cherchi e ai comandanti provinciali dei carabinieri,  non ha fatto nessun nome, ma dalle sue parole si può intendere che è stato emesso un fermo a carico di un indagato, evidentemente per gli omicidi di Budrio e di Portomaggiore, ossia Igor il russo: "Siamo in una prospettiva in cui abbiamo superato la fase dell'ignoto, siamo alla fase del noto - ha detto. - Siamo in presenza di una persona che è nota per cui procediamo per questi fatti. È chiaro che provvedimenti sono stati adottati. Il problema non è l'adozione di provvedimenti, il problema è eseguirli».

Intanto Marco Ravaglia, la guardia forestale ferita ieri a Portomaggiore, è stato operato al Bufalini di Cesena (VIDEO).

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