Il centrodestra spaccato. Il leghista e il civico, spuntano i ’Responsabili’

Giulio Venturi e Gian Marco De Biase si sfilano e dicono sì al riconoscimento. Il sindaco si avvicina ai banchi dell’opposizione e ringrazia i ’dissidenti’.

Il centrodestra spaccato. Il leghista e il civico,  spuntano i ’Responsabili’

Il centrodestra spaccato. Il leghista e il civico, spuntano i ’Responsabili’

Qualcuno li ha già ribattezzati i ’Responsabili’ dell’Archiginnasio d’oro. Tanto che lo stesso sindaco Matteo Lepore, finita la votazione, è andato a stringere la mano ai ’dissidenti’ di centrodestra. A ingrossare i numeri dei favorevoli al riconoscimento a Romano Prodi, infatti, sono arrivati il leghista Giulio Venturi e il civico Gian Marco De Biase. Vota sì anche Davide Celli, dei Verdi, da poco uscito dalle fila della maggioranza, subito ringraziato in Aula con un abbraccio del primo cittadino, applaudito dal centrosinistra. Prima della votazione è stato il sindaco a presentare la delibera, indicando il profilo internazionale del Professore "e il suo legame sincero con la città", sottolineando come "in tanti ne abbiamo beneficiato, di ogni parte politica, non soltanto la nostra maggioranza di centrosinistra". Parole che, già dai primi accenni, trovano d’accordo Venturi che, nel suo intervento, conferma "la statura e il contributo che Prodi ha dato a Bologna", elecandone le cariche istituzionali, ma soprattutto il curriculum di studi, con ben "40 lauree honoris causa ricevute".

Insomma, per il leghista, nonostante la distanza dalle idee politiche, "Prodi è stato protagonista indiscusso di un’epoca di grandi studiosi, di cui faceva parte anche mio zio, il professor Marco Biagi".

Da qui, la scelta di Venturi di sfilarsi dalla posizione della Lega e del resto del centrodestra: "Sarebbe bello talvolta riuscire a superare gli steccati ideologici e le cosiddette “tifoserie da stadio“...". Meno entusiasta, invece, il civico De Biase seppure, poi, certifichi (un po’ a sorpresa) parere favorevole.

L’esponente di Bologna ci piace, infatti, non mette in discussione lo spessore professionale di Prodi, ma fa sapere di essere "rimasto allibito se non contrariato rispetto a modalità e tempistiche utilizzate dal sindaco e dalla giunta che hanno portato alla decisione del riconoscimento". Un metodo che De Biase contesta: "Come consiglieri non siamo stati informati, come in altre occasioni, se non nel momento in cui la delibera è stata assegnata per la discussione in commissione".

Insomma, "si è persa una grande occasione per responsabilità del sindaco Lepore. Se si voleva rendere partecipe il Consiglio comunale per cercare di avere il maggior consenso possibile, si sarebbero dovuti rendere partecipi i vari gruppi prima della stesura e della presentazione della delibera".

Il primo cittadino accetta la critica e promette: "Faremo meglio la prossima volta...". Poco dopo, si rivolge a Venturi citando "la sua onestà intellettuale", e si avvicina ai banchi dell’opposizione, siglando (almeno coi ’Responsabili’) una mini-tregua.

ros. carb.

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