Il Nettuno, ’Al zigant’ ovvero il Gigante, è il simbolo che assieme alle Due torri e alla Basilica di San Luca veglia con la sua maestosità su Bologna. Di qui passano giovani, studenti, Umarell e turisti, lo osservano compiaciuti come rassicurati dallo sguardo di un vecchio saggio che è lì da sempre. Il dibattito cancellata sì, cancellata no va avanti da anni, poi si è deciso di lasciare il Nettuno e la fontana liberi, ma controllati (non sempre) per consentire a tutti di avvicinarsi e scattare una foto. Ovviamente non è possibile mettere un presidio fisso di Polizia municipale. Comprensibile. Però la vigilanza deve essere frequente, altrimenti siamo daccapo. Le protezioni vengono installate solo in previsione di festeggiamenti soprattutto sportivi (speriamo nel Bologna in Champion) per evitare assalti sconvenienti come è accaduto tante volte in passato, oppure per consentire lavori di manutenzione. Quindi niente recinzione, ma pronto intervento quando serve. Può essere una onorevole via di mezzo per poter ammirare il Gigante senza gabbie, pur proteggendolo dalle incursioni dei vandali o dall’ingombrante presenza di chi cerca un bagno fuori programma. La prima cancellata a protezione del Nettuno venne rimossa dall’amministrazione comunale nel 1888.
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