Il mercato immobiliare, le vendite sono in calo: "Mutui troppo costosi e tanti cantieri in centro"

L’analisi di Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma "Disagi e incertezza dei tempi sono tutti fattori di rallentamento".

Il mercato immobiliare. Le vendite sono in calo: "Mutui troppo costosi e tanti cantieri in centro"

Il mercato immobiliare. Le vendite sono in calo: "Mutui troppo costosi e tanti cantieri in centro"

Bologna, 11 marzo 2024 – I primi sei mesi di quest’anno non vedranno una ripresa del mercato immobiliare bolognese: credito cristallizzato dagli alti tassi e proprietari che non hanno intenzione di abbassare i prezzi delle case e restano in attesa di tempi migliori. In più si aggiungono i tanti lavori previsti in città, compresa via Riva Reno dove in progetto c’è anche lo scoprimento del canale.

Cosa c’è da aspettarsi, per l’anno in corso, relativamente alle compravendite di abitazioni a Bologna?

"Nei primi sei mesi non assisteremo a nessuna ripresa a causa del rallentamento del credito, poi i proprietari di immobili non sono molto disposti ad abbassare i prezzi, qualche segnale c’è ma è poca cosa", risponde Luca Dondi dall’Orologio, amministratore delegato di Nomisma.

E nel secondo semestre?

"Direi che nel secondo semestre è ragionevole ipotizzare che si vedano gli effetti di un cambio di orientamento di politica monetaria. Mentre è più difficile che qualcosa si muova già nel primo semestre".

Il mercato immobiliare bolognese però è ancora definito da una grande domanda ma da un’offerta scarsa. È corretto?

"Sì, le case in vendita sono circa 3.500, al di sotto di quella che è la richiesta".

Gli affitti turistici quanto incidono sulla dinamica di mercato?

"Molto. Tanti proprietari si sono spostati su questi tipi di affitti che arrivano a rendere due/tre volte di più di una normale locazione. Ma ha inciso anche sulle vendite: ci sono persone o società che acquistano immobili per metterli sul mercato dell’affitto turistico, quindi famiglie e studenti sono in difficoltà. E poi stanno determinando un cambiamento nell’assetto della città".

In quale modo?

"Molte attività commerciali hanno cambiato target andando verso il food destinato al segmento turistico e non sempre è un’offerta di qualità".

Corrisponde al vero che Bologna, nei prezzi delle abitazioni, ha superato Roma?

"Sul prezzo medio forse sì, noi siamo sui 3.400 euro a metro quadro e Roma 3.300. Quello che possiamo dire è che Bologna ha avuto una crescita molto più accelerata della capitale negli ultimi quattro anni, avvicinandosi a Milano".

Le ragioni?

"Il turismo è cresciuto tantissimo, così come l’Università ma anche le opportunità e lo sviluppo del territorio che attirano molte persone. Ma torniamo al fatto che l’offerta di abitazioni a Bologna è scarsa".

A suo modo di vedere c’è bisogno di costruire nuove case?

"C’è bisogno di offerta. Se vogliamo dare una risposta a famiglie e studenti bisogna ragionare su come fare per dare una risposta. Che non vuol dire cementificare, si può anche ristrutturare o pensare a incentivi per invogliare i proprietari a collocare le abitazioni sul mercato".

I tanti cantieri presenti, a iniziare da via Riva Reno dove oltre al tram si pensa a scoprire nuovamente il canale, che effetto potrebbero avere sul mercato degli immobili?

"Disagi e incertezza dei tempi sono un fattore di rallentamento del mercato. La componente ’lungimirante’ che anticipa i vantaggi futuri è minoritaria, prevale la percezione di disagio che i cantieri creano nell’immediato. Ci vorrà tempo perché i benefici futuri compensino le difficoltà attuali, bisognerà avere un’immagine chiara del risultato al termine degli interventi".

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