Il virus entra al Pratello Un caso all’Opera Marella

Un positivo trovato nel carcere minorile dopo l’allarme alla Dozza. Contagiato ospite in una delle strutture religiose: "Ma nessuna chiuderà"

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Cresce la preoccupazione per i contagi non solo alla Dozza, ora anche all’interno del carcere minorile del Pratello. Ma in ansia ci sono anche le strutture dell’Opera Padre Marella. Nulla sembra ormai immune nel secondo passaggio del Covid-19. Anche se qualche buona notizia continua ad emergere. Innanzitutto i nuovi contagi che tra Bologna e provincia, nelle ultime 24 ore, sono stati inferiori rispetto ai giorni scorsi: 350 (in tutto 21.393 da inizio pandemia). Anche se, va precisato, durante il weekend il numero di tamponi è inferiore rispetto al resto della settimana. In calo anche i ricoveri nelle terapie intensive: -2 (ad oggi sono 58 i posti letto occupati). Purtroppo si conta un nuovo decesso con il Covid: un 91enne della città.

Virus che ora si è insinuato anche nel carcere minorile del Pratello, dopo le positività tra personale (oltre 10) e detenuti (3) della Dozza.

A segnalare la situazione sempre "più preoccupante" è la Fp-Cgil, spiegando che "si è appreso di un primo detenuto positivo nell’Istituto minorile". La direzione del Pratello si "è immediatamente attivata – afferma il sindacato – provvedendo a effettuare i tamponi a tutto il personale che era venuto a stretto contatto con il soggetto coinvolto. Attività che continuerà nei prossimi giorni". Alla Dozza, invece, "la situazione parrebbe ancora più preoccupante – mette in guardia la Cgil – e non passa giorno che non si riceva segnalazione di un nuovo contagio o di misure di quarantena fiduciarie disposte nei confronti del personale, che riguardano ormai un congruo numero di agenti di Polizia penitenziaria". Il sindacato ricorda di aver chiesto "già a fine ottobre" la programmazione di test sierologici e tamponi per tutto il personale "per effettuare un constante monitoraggio della situazione". Richiesta che "purtroppo è rimasta pressoché inascoltata".

Situazione continuamente monitorata è anche quella all’interno di tutte le strutture dell’Opera Padre Marella dove, negli ultimi giorni, sono state ridotte le attività per limitare al minimo la possibilità di contagio. Al momento si attendono gli esiti del tampone per un ospite con la febbre alta, mentre è risultato positivo un operatore. "Le risposte – così dall’Opera – al momento sono confortanti. Nessuna struttura è stata chiusa, continueremo il monitoraggio e la prevenzione".

Già arrivati, intanto, i primi risultati dei 346 tamponi rapidi fatti in un solo giorno nel Padiglione 5 del Sant’Orsola, 200 dei quali negativi. La maxi attività di screening, per la prima volta così su vasta scala in tempi così stretti, è partita dalla presenza, tra gli infermieri al lavoro di un positivo. Un contagio non emerso a seguito di controlli periodici tra gli operatori, ma di contact tracing. L’attività programmata, fanno sapere dal Policlinico, è pronta a riprendere.

Nicola Bianchi

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