Infosegnali "illegittimi", esposto dei vigili al Mit

Il segretario nazionale di Snater enti locali, Claudio Deluca, denuncia l'illegittimità degli infovelox per i controlli della Città 30 a Bologna, annunciando un esposto ai ministeri dei Trasporti e degli Interni. Il sindacato critica l'uso di dispositivi non omologati e il rischio per i lavoratori. La consigliera Simona Larghetti attacca l'Osservatorio regionale per la Sicurezza stradale per presunte finalità politiche.

Gli infovelox per i controlli della Città 30 sono "illegittimi", tanto che "domani (oggi, ndr) depositerò personalmente un esposto al ministero dei Trasporti e per competenza anche al ministero degli Interni, chiedendo appunto di intervenire". A parlare è Claudio Deluca, segretario nazionale di Snater enti locali, che da mesi denuncia che i dispositivi mobili che segnalano la velocità in tempo reale, una delle novità introdotte con il modello Città 30 a Bologna, non siano utilizzabili per i controlli.

Sia perché "non sono omologati", sia perchè agli stessi vigili viene mansionato il posizionamento in strada dell’attrezzatura, che "pesa 27 chili", compito che a loro non spetterebbe, e che ha già portato a "due infortuni". Osservazioni a cui l’amministrazione comunale ai tempi aveva risposto che gli infovelox sono "regolari, sono solo un deterrente contro la velocità" e che "non fanno multe".

Ma il sindacato insiste: "Non ci basta sapere semplicemente che è uno strumento che non sanziona perché comunque la sanzione arriva poi dietro l’angolo,se poi questo è lo strumento è illegittimo e non dà garanzie di funzionalità precisa". L’obiettivo "non è fare una polemica sterile su Bologna città 30, dove ognuno la pensi come meglio crede – premette Deluca – quello che ci interessa è la tutela dei lavoratori, che vengono esposti a dei comportamenti che non sono corretti". Per questo, rilancia il sindacalista, stiamo valutando come Snater, anche l’opportunità di inviare un ulteriore esposto alla Corte dei Conti perché qualora questo strumento venga effettivamente dichiarato illegittimo, bisognerà chiedere conto al Comune dei soldi pubblici spesi per l’acquisto di una strumentazione che non vediamo come possa essere utile". Intanto ieri Simona Larghetti è tornata ad attaccare Mauro Sorbi e l’Osservatorio regionale per la Sicurezza stradale. "Molto grave continuare a strumentalizzare una piattaforma istituzionale per finalità evidentemente politiche – ha detto la consigliera di Coalizione civica parlando della querelle sui dati ‘grezzi’ del 118 –. Così si diffondono fake news che scavano nelle paure dell persone".

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