La carica dei prof esclusi: "Chi fa il concorso Pnrr ci supera"

Gli idonei all’assunzione a tempo indeterminato protestano sotto all’Ufficio scolastico: "Costretti agli ’avanzi’ di chi farà quella selezione"

La carica dei prof esclusi: "Chi fa il concorso Pnrr ci supera"

Presidio dei prof in via de’ Castagnoli, ieri, davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale

Sono trentamila e sono arrabbiati, tanto da aver organizzato presidi di protesta sotto le sedi degli Uffici scolastici provinciali. A Bologna ieri mattina un centinaio si è riunito in via de’ Castagnoli, per essere poi ricevuti in delegazione. Sono gli insegnanti idonei all’assunzione perché hanno superato il concorso nel 2020, ma che non possono esserlo a tempo indeterminato perché prima devono essere immessi i vincitori del concorso Pnrr, che si concluderà a dicembre. Il Pnrr viaggia su una corsia preferenziale a causa dei tempi imposti dall’Europa.

Su 64mila posti liberi, il Ministero dell’Istruzione ne assume dunque ‘solo’ 45mila. I restanti posti saranno accantonati per i docenti Pnrr. Quello che avanza, se avanza, andrà agli idonei 2020. L’Usr ieri si sarebbe però assunto l’impegno, dopo l’organizzazione delle supplenze, di "ricalcolare i posti residui – spiega Claudia Calderoni, portavoce degli insegnanti –. Se entro il 10 dicembre il Ministero non pubblicherà le graduatorie Pnrr, i posti da parte andranno a noi".

Flc Cgil si schiera con le ’vittime del Pnrr’, e invia una diffida al Ministero affinché adotti immediate disposizioni per la stipula di contratti a tempo indeterminato su tutti i posti e disponibili e i docenti in attesa di assunzione. Il sindacato "condanna la scelta di limitare il numero per le assunzioni e denuncia la grave penalizzazione che ciò comporta per tanti docenti". A pagare sarà la scuola statale, dal momento che i posti, vacanti, saranno assegnati a tempo determinato, privando gli studenti di continuità e costringendo tanti docenti alla precarietà.

Anche per il personale Ata (direttori dei servizi ammnistrativi, segretarie, tecnici, collaboratori scolastici) la situazione non è rosea. Secondo i calcoli di Flc Cgil, in città su 492 posti disponibili ci sono ‘solo’ 151 assunzioni, di cui 37 (su 106 vacanti) amministrativi, 6 (su 35) tecnici e 108 (su 351) dade. In regione, su 213 posti per Dsga, i ruoli sono 109; per gli assistenti amministrativi 175 su 504. I tecnici 40 su 224, le dade su 1.564, 548. All’appello mancano i precari.