La Cisl boccia la riforma dei pronto soccorso

Michele Vaira, segretario del sindacato nell’Ausl: "Intervenire subito sulle assunzioni e sullo sblocco del turnover o sarà un disastro"

La Cisl boccia la riforma dei pronto soccorso

La Cisl boccia la riforma dei pronto soccorso

La riforma dei pronto soccorso delineata dalla Regione scatena subito la protesta della Cisl-Fp. "Le riorganizzazioni vanno discusse anche sui tavoli decentrati e non solo in Conferenza territoriale socio-sanitaria, dove peraltro i sindacati non sono stati invitati", afferma Michele Vaira, segretario del sindacato nell’Ausl di Bologna. "Se questo è l’inizio sulle riorganizzazioni ci saranno grosse difficoltà nell’attuazione – afferma –. Il personale del comparto all’Ausl di Bologna è già in forte criticità, a seguito anche del blocco del turnover. E come se non bastasse l’Ausl non ci ha ancora presentato il piano di riduzioni estive a garanzia delle ferie per il personale". Se però i vertici della sanità bolognese "vogliono iniziare già tra maggio e giugno ad anticipare le mini-riorganizzazioni – avverte Vaira – come si potrà garantire le ferie al personale? Ci sono già non poche difficoltà, figuriamoci dopo".

Secondo il rappresentante dei lavoratori "se non si interviene sulle assunzioni e sullo sblocco del turnover si andrà incontro a un massacro per gli operatori, a discapito della buona salute. Il Pnrr ha portato tanti soldi, circa 62 milioni di euro, per riorganizzare le strutture, ma senza prevedere un centesimo per le assunzioni – fa notare –. Queste strutture però senza personale sono come una barca senza equipaggio che va alla deriva, con conseguenze sulla salute del cittadino e mettendo a rischio la sicurezza degli operatori". Vaira sottolinea poi come su altre questioni fondamentali non ci siano ancora risposte: "La fusione dell’unità operativa di Neurologia con l’unità operativa della Stroke Unit per patologie urgenti da ictus, progetto sul quale i sindacati hanno sollevato criticità, non ha ancora nessuna risposta". Torna sulla questione anche Fabio Brinati, consigliere comunale di Fratelli d’Italia: "Mancanza di personale e rimedio al blocco del turnover dei dipendenti sanitari: la direzione dell’Auslnon sa più che pesci pigliare".

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