
L’ingegnere biomedico morto sui monti a Grizzana Morandi.
"Saremo oggi al funerale a Bergamo, ma saremo oggi anche Sant’anna di Stazzema, perchè la sua presenza sia ricordata anche nel luogo dove eravamo tutti diretti, giovedì scorso, quando è accaduta questa disgrazia". Così ieri da Valsamoggia è arrivato l’impegno degli esponenti dell’Anpi di Monteveglio co-organizzatori della camminata per la pace e il disarmo nel corso della quale, la settimana scorsa a Grizzana Morandi (sopra, in primo piano, con l’Anpi di Monteveglio), è morto per arresto cardiaco il 63 enne Marco Frigerio, bergamasco, ingegnere biomedico e ben noto pacifista, attivista e animatore dell’associazione Non una di meno.
"Eravamo partiti il 6 agosto e la mattina seguente, durante un lungo tragitto in salita, volto a raggiungere Vergato, nei pressi del monte Salvaro, Frigerio è stato colto da un malore ed è stato immediatamente soccorso dalla coppia di infermieri di Monteveglio che partecipava anch’essa alla camminata" raccontano gli organizzatori. Gli infermieri, Salvatore Caiazzo e la moglie Carmen si sono resi conto che le sue condizioni erano gravissime ed hanno iniziato le manovre di rianimazione cardiopolmonare, che sono andate avanti ininterrottamente fino all’arrivo dell’eliambulanza. E sono continuate su richiesta dei soccorritori sempre da parte dei due infermieri compagni di percorso fino alla fine di tutti i tentativi di intervento farmacologico previsti in questi casi. Oltre all’eliambulanza sono intervenuti i vigili del fuoco con un mezzo terrestre e i carabinieri. Tentativi vani. Dopo oltre un’ora il medico non ha potuto che constatarne il decesso.