Le nuove aperture. Il Comune dice tre sì. Si ‘sdoppia’ il Corner. Ecco il Rione San Nicolò

Approvato un trittico di progetti virtuosi, in deroga al ‘Decreto Unesco’. Verrà ristrutturata l’ex chiesa di via San Felice, dentro anche ristorazione. Rinasce l’ex osteria Borgonuovo. Il bar di via Saragozza plana in centro.

Le nuove aperture. Il Comune dice tre sì. Si ‘sdoppia’ il Corner. Ecco il Rione San Nicolò

Le nuove aperture. Il Comune dice tre sì. Si ‘sdoppia’ il Corner. Ecco il Rione San Nicolò

Arrivano altre tre attività di somministrazione in deroga al cosiddetto ‘decreto Unesco’, che vieta fino al 20 giugno 2025 l’insediamento di nuove attività alimentari nell’area del centro storico. Dopo la scorpacciata di Frappuccino con l’apertura di Starbucks in via D’Azeglio e dopo il tuffo in un mare di amarene nello store monomarca Fabbri aperto in via Rizzoli, Bologna dà voce a nuove idee rimettendo mano a luogi storici.

Il primo progetto – approvato due giorni fa dalla giunta Lepore – è il ‘Rione San Nicolò’ (paternità di Renato Lideo e soci), ovvero la rigenerazione dell’ex chiesa di via San Felice 39-41 per ospitare "uno spazio polifunzionale da destinare ad attività socio-culturali e di ristorazione". Sono previsti anche corsi di formazione laboratori, attività dedicate alla sostenibilità. "Verrà mantenuta la struttura dell’ex chiesa, il processo di recupero sarà concordato con la Soprintendenza", spiega l’amministrazione. Il secondo progetto è ‘Casa Borgonuovo bacaro e cucina’, in via Borgonuovo 18, che prevede "l’apertura al pubblico della sede dell’associazione Casa Borgonuovo, attiva dal 2016 – continua la nota – che ha recuperato l’ex osteria Borgonuovo con attività di promozione della cultura alimentare riservate ai soci. Il progetto propone anche la pulizia e il mantenimento della porzione di portico circostante". Seguito da Confesercenti Bologna è invece il terzo progetto approvato, quello del ‘Corner AB’ in via della Zecca 3. Il piano prevede il "recupero della sede storica di Attibassi – riferisce Palazzo D’Accursio – che ospiterà una caffetteria-bistrot che riproporrà i prodotti Attibassi e altre eccellenze del territorio, con attenzione alla provenienza delle materie prime, da coltivazioni sostenibili con certificazioni bio e fair trade. Verranno inoltre organizzati corsi in collaborazione con la ‘Espresso School Attibassi’ e corsi per l’inserimento lavorativo di persone fragili. Il progetto prevede anche la cura e la pulizia dei muri circostanti". Padri del ‘Corner AB’ sono i ragazzi dell’omonimo bar di via Saragozza, all’angolo con via Nosadella, molto frequentato sia negli orari della colazione, sia negli orari del pranzo e della cena.

Lo strumento dei progetti speciali in deroga "si conferma utile per consentire l’introduzione nel tessuto commerciale del centro storico di progetti di qualità e scongiurare, allo stesso tempo – afferma l’assessora al Commercio, Luisa Guidone – l’omogenizzazione indiscriminata verso il basso dell’offerta commerciale nella zona tutelata". Nel 2023, in particolare, la Giunta "ha approvato diversi progetti anche perché nella fase post Covid era utile un rinvigorimento del tessuto. A tal proposito – aggiunge Guidone – facciamo i nostri migliori auguri allo store Amarena Fabbri che ha aperto in questi giorni in via Rizzoli e auspichiamo che presto possano aprire anche i progetti speciali non ancora attivati tra i quali il Teatro Romano, così come Galleria Acquaderni che potrà essere utile per presidiare la zona Garisenda". Le proposte progettuali potevano essere inviate al Comune tra l’1 e il 30 novembre 2023. Delle 14 presentate, altre otto sono state scartate e tre erano già state approvate a dicembre: Botlè in via Marsala 13, ll mondo di Eutèpia in via Castiglione 44 e Dm in via Indipendenza 56.

Paolo Rosato

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